L’educazione è una cosa seria anche a tavola”. Questa una delle frasi di Carlo Cracco, tra i cuochi, personaggi televisivi, gastronomi e ristoratori italiani più famosi. Ma i cittadini, per lo più i giovani, rispettano tutti i pasti eseguendoli in maniera corretta? Spesso questo non accade, tante le ragazze che vivono di grossi ed ingombranti disturbi alimentari.

Dall’11 maggio, su Rai 3 ed in seconda serata, debutta un programma, condotto da Francesca Fialdini: “Fame d’amore”. Una docu-serie divisa in quattro puntate, che pone al centro dell’argomentazione il disturbo del comportamento alimentare, disagio giovanile tra i più diffusi e meno raccontati.

Tanti gli adolescenti colpiti, in Italia ne soffrono almeno tre milioni, ed il Covid-19, non ha fatto altro che alimentare il numero, aggravando la situazione.

Ma cosa rende l’anoressia, la bulimia e la dipendenza dal cibo, malesseri così diffusi?

Francesca Fialdini, nel suo programma, firmato da Andrea Casadio in collaborazione con Balladi, prova a scavare nei pensieri più intimi di tante ragazze che si sono raccontate, attraverso difficoltà emotive e psicologiche.

Puntano a scomparire, non a diventare belle. È un problema che non ha a che fare con la crescita e con gli affetti primari. Abbiamo scelto storie che riuscissero a rappresentare al meglio l’estremo al quale si può arrivare, il così detto: OLTRE LA SOGLIA!

Il programma ha come obiettivo di arrivare a più persone, ma soprattutto è informativo per le tantissime ragazze che combattono ogni giorno con il proprio corpo, sentendosi inadeguate per la società nella quale viviamo. Un mondo reale ma soprattutto virtuale che le vuole tutte uguali, spingendo anche coloro che, non avendo ancora sviluppato una maggiore consapevolezza e autostima, diventano fragili e incoscienti, rinunciando ad uno dei piaceri che rende la nostra vita più dolce: il cibo!

Mangiare sano aiuta a restare in forma, evitare troppi fritti, cioccolata e patatine, permette a coloro che sperano di poter avere un fisico scolpito e tonico, accompagnato da una corretta attività fisica, di riuscire a guardarsi allo specchio con occhi diversi.

Questa alimentazione ‘pulita’ non è sinonimo di digiuno e ed il filo che unisce la sana alimentazione dalla rinuncia al cibo è davvero sottile. “Fame d’amore”, racconta storie realmente accadute a ragazze che per riuscire ad avere la consapevolezza di essersi spinte oltre per sentirsi finalmente “belle”, hanno purtroppo dovuto toccare il fondo. Raggiungendo come risultato l’opposto che si voleva ottenere, quando il disturbo ha inconsapevolmente preso il sopravvento sul proprio corpo e sulla propria mente.

Condurre un’alimentazione corretta si può, ed è giusto farlo per la propria salute e per il proprio aspetto. È importante però conoscere il limite da non oltrepassare, perché la vita è fatta di scelte, e non di rinunce, quanto più sarà difficile poi poter tornare indietro!

La bellezza è nella propria crescita, e soprattutto nelle differenze fisiche e caratteriali, che ci distinguono e che rendono nel mondo, ormai invaso da filtri, uniche e rare!

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Dott.ssa Marianna Amendola, laureata in Scienze della comunicazione presso l’universita Suororsola Benincasa. Iscritta attualmente al corso magistrale di comunicazione pubblica politica e sociale presso l’università Federico secondo. Insegnante e tecnico societario iscritta all'albo degli istruttori di ginnastica ritmica presso la FGI.