Neapolis 

Adagiata tra le colline e il mare
dove Parthenope sirena
richiamò la cumana gente
ebbra di cotal bellezza
eccoti Napoli
tra le Terre Ardenti
crogiuolo di avido fuoco
nei suoi orridi abissi
e lo Sterminator Vesevo
che Plinio tanto decantò.
Città dell’anima
stupefacente e terribile
dalla rocca di Sant’Elmo
sospesa tra oriente e occidente
descrivi il tuo arco di luce
tra il Vulcano e Pithecusa
e ti libri verso il cielo.
E al crepuscolo Venere e Luna
annunciano ai sensi le tue notti.
Ma talvolta ti inganni
e ti nutri delle viscere di tufo
dove si cela il millenario fascino.
Antri oscuri rifugi imperscrutabili
percorsi mai rivelati
consacrati alle umane sventure
della tua gente nei secoli.
E i tuoi figli gelosamente
proteggono i tuoi misteri.
Essi emergono gioiosi e sofferti
eterno gioco di luci ed ombre
sulla superficie del tuo esistere.
E ti lasci amare Napoli.

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