Filosofo neopitagorico, mago ed indovino, nacque nel 4 d.C. e mori verso il 97, se non più tardi. Ebbe dunque una vita piuttosto lunga ed una fama che crebbe con il trascorrere degli anni, ed in età giovanile s’era formato alla scuola pitagorica ed aveva voluto viaggiare in tutto il mondo allora conosciuto, spingendosi sino in India.

Scacciato da Roma per volere di Nerone, ebbe invece tangibili onori sotto Diocleziano. Pare fosse dotato di poteri paranormali, tanto che i pagani lo vollero contrapporre al Cristo, attribuendogli diversi miracoli. Si tramanda infatti che abbia ridato la vista ad un cieco e restituita la vita ad una fanciulla, mosso a compassione dal dolore dei genitori.

Credente in un Dio Supremo, ben distinto dagli dei che si potevano supplicare con i sacrifici, Apollonio di Tiana, si meritò il rispetto anche dei cristiani, ed esercitò non poco influsso sulla cultura del tempo. Scrisse diverse opere, tra cui Vita di Pitagora, molto elogiata, ma dei suoi libri nulla è pervenuto sino a noi, fatta eccezione di alcuni frammenti, alcuni di origine dubbia.

Alla sua morte gli fu attribuita l’ascensione al cielo dopo aver trascorso un periodo di 5 anni praticando il silenzio ed il celibato.

Fonte articolo e foto:  Fabio Giovanni Rocco, misterieprofezie.blogspot.com/2019/06

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