L’Alzheimer è una malattia degenerativa del cervello che si caratterizza per un decadimento progressivo delle funzioni cognitive e della memoria, fino ad arrivare alla perdita completa dell’autonomia personale.

E’ stata dichiarata una malattia autoimmune, oppure scaturente da cause di natura virale, o tossica e in fine si è parlato di patologia ereditaria. Ad avvalorare quest’ultima tesi ci sarebbe la tendenza della malattia a presentarsi più facilmente in persone appartenenti alla stessa famiglia. Per fortuna le cose non stanno proprio così! La sorte del tuo cervello non è soltanto una questione di geni. Dipende da te, dal tuo stile di vita e in particolar modo dalla tua alimentazione!

Del legame tra alimentazione e Alzheimer ne parla il dott. David Perlmutter che è un noto medico e neurologo americano, il quale, senza mezzi termini dichiara che la causa di moltissime patologie del cervello, inclusa l’Alzheimer, sarebbe da associare a un consumo pressoché quotidiano di alimenti ricchi di glutine, zuccheri e carboidrati, tanto da sperimentare sui suoi pazienti come, una semplice rettifica della dieta, fosse più che sufficiente a migliorare, se non ad azzerare tutti i loro disturbi.

Nel suo libro “La dieta intelligente: Perché grano, carboidrati e zuccheri minacciano il nostro cervello“, il dottore parla di casi di mal di testa cronico, ansia, insonnia, depressione, epilessia, schizofrenia, deficit dell’attenzione, vuoti di memoria, disturbi dell’umore, disturbi ossessivo-compulsivo, tremori, distonia, iperattività dei bambini, sindrome di Tourette, e tanti altri ancora… tutti risolti in modo naturale, tramite una buona alimentazione, senza glutine, povera di carboidrati e ricca invece di grassi (vegetali e animali), proteine e verdure.

Le sue teorie sono avvalorate da numerosi studi scientifici, che dimostrano come l’Alzheimer sia in stretto rapporto con ciò che mangiamo e da quanto emerge da questi studi, la maggior parte delle malattie neurodegenerative, sarebbero da associare a:

  • Un’infinammazione dei centri nervosi, dovuta al consumo quotidiano di glutine (proteina contenuta in molti cereali, come il frumento, il farro, l’orzo, il kamut, la segale e l’avena);
  • Una dieta troppo sbilanciata sul consumo di cibi ad alto indice glicemico, ovvero ricchi di carboidrati (cereali, patate, dolci, ecc.), che nel tempo provocano insulinoresistenza.

Occhio quindi a ciò che mangiamo, perché un’alimentazione sana allunga la vita e ne migliora la qualità.

 

Fonte articolo: dott. Mozzi, Ottobre 13, 2017 By 

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