Particolarmente indicati nei casi di super lavoro e nelle astenie, i ceci sono l’alimento ideale per affrontare l’autunno e l’attività lavorativa ormai nel vivo, in quanto ricchi di sali minerali e vitamine, rigenerano il sistema nervoso e sono quindi indispensabili per essere energici e brillanti al lavoro. Sono più digeribili degli altri legumi perché stimolano i succhi gastrici e il pancreas.

Sono utili agli studenti e agli intellettuali per il loro contenuto di acido fosforico, come pure fibre alimentari, calcio e ferro. Ricchi di saponine, hanno un effetto anticolesterolo e sono indicati nelle malattie coronariche da ipercolesterolemia. Sono consigliati agli ipertesi, agli obesi e ai sofferenti di malattie circolatorie.

Protagonisti di ottime zuppe

Un loro aspetto nutrizionale rilevante consiste nel contenuto di acidi grassi: i cosiddetti insaturi, particolarmente vantaggiosi per la nostra salute. Prima del consumo devono essere lasciati a bagno per alcune ore, ed è preferibile non utilizzare l’acqua dell’ammollo per la cottura. Si usano secchi in minestre e passati, ma anche da soli, con la semplice aggiunta di qualche erba aromatica.

Ecco perché rinforzano

Presentano un considerevole apporto di sali minerali, vitamine e oligoelementi. Questo apporto nutrizionale spiega la loro decisa azione ricostituente ed energetica, a tutto beneficio del sistema nervoso.

Proteggono le cellule

Sono sempre stati considerati “la carne dei poveri” per il loro altissimo contenuto di proteine nobili, subito assimilabili dal corpo, non avendo, peraltro, le controindicazioni della carne, ed essendo ricchi di acido folico e di carboidrati.

Per il loro elevato apporto di fibre, sono protettivi nei confronti dell’apparato digerente. Studi recenti hanno dimostrato che sono preventivi nei confronti di diversi tipi di cancro: il loro consumo sembra essere correlato a una maggiore o minore incidenza di questa malattia.

 

Fonte articolo & foto: https://casabenessere.wordpress.com/2013/10/18/largo-ai-ceci-sono-una-miniera-per-il-cervello, 18 ottobre 2013

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