Un ignoto …..San Gaetano.


Nel marzo del 1880, nello scavo delle fondamenta di Palazzo Vittozzi in via Broggia 3 (angolo via Pessina) è stata  ritrovata una colossale statua in travertino raffigurante San Gaetano da Thiene. La statua sarà esposta nel cortile dello stesso palazzo a partire dal 1932.

Cappella votiva di San Gaetano da Thiene nel cortile di Palazzo Vittozzi

Essa proveniva sicuramente da una delle porte esistenti nel periodo vicereale, abbattute fra fra il XVIII e XIX secolo. Infatti, per ringraziare San Gaetano del suo miracoloso e provvidenziale intervento per la sanificazione della città dalla peste del 1556 (con un eccezionale temporale in pieno Agosto), gli eletti della città edificarono su ogni porta una scultura del Santo. Non si conosce la provenienza esatta di questa scultura, in quanto il San Gaetano della vicina porta di Costantinopoli (che era solo un busto) sarà spostato nel vicino convento della Chiesa di S. Maria di Costantinopoli e si trova ancora lì. Come pure la statua di Porta Medina si trova ancora nella Chiesa di Santa Maria di Montesanto. Il San Gaetano in Bronzo che era sulla Porta Reale è stato invece spostato su Port’ Alba. Inoltre la statua del Santo presente su Porta Capuana è stata spostata negli attigui giardinetti.

Quindi premesso che i busti di San Gaetano sono ancora presenti sulle porte di San Gennaro e Porta Nolana le uniche porte rimanenti potrebbero essere quelle di Chiaia o quella del Carmine. Su quella del Carmine  pare che ci fosse solo un busto del Santo  (di cui si ignora la fine) rivolto verso piazza  Mercato con  sotto  una targa con questa  iscrizione :

D(EO) O(PTIMO) M(AXIMO)/B(EATO) CAIETANO CLER(I) REG(ULARIS) FUNDATORI/PUBLICAE SOPITATIS VINDICI/CIVITAS NEAPOLITANA/AD GRATI ANIMI INCITAMENTUM/SIMULACRUM HOC POSUIT DICAVIT/ANNO CHRISTI MDCL VIII.»

Si potrebbe  anche trattare di  una statua presente su  Port’ Alba prima della demolizione di Porta Reale, ma gli studiosi tendono ad escluderlo. La cosa strana è che la statua fosse stata sepolta in una zona fuori dalle mura dove fino al 1804 si trovavano le cinquecentesche  “fosse del grano” ,  dove fino a quella data (l’abolizione del monopolio annonario) si depositavano le provviste  di cereali. Erano costruzioni in parte interrate che andavamo dal Museo fino al largo Mercatello. Questi depositi saranno  abbattuti nella seconda metà dell’ ottocento. E’ lecito supporre che la sepoltura sia avvenuta durante il decennio francese, o al limite durante i primi anni postunitari. E’ impensabile che il pio e religiosissimo Ferdinando  IV di Borbone  o i suoi successori  possano aver mandato in una “fossa” sotterranea  l’effige di un Santo tanto amato in città.

Ingresso di Palazzo Vittozzi in via Broggia 3

Conclusioni

Per cui concludo  con una mia personale convinzione.
Poiché le altre porte sono state abbattute dopo il decennio francese, tranne quella Reale e quella di Chiaia, l’ipotesi più plausibile e da  accreditare è che la statua provenga della porta di Chiaia. Questa porta è l’unica abbattuta antecedentemente  quel  periodo. Inoltre  non abbiamo notizie del riutilizzo del suo San Gaetano, che ben scorgiamo nel dipinto del 1726  di Gaspar Van Wittel.
 
 
Gaspar Van Wittel – Veduta di Chiaia da Pizzofalcone . Gallerie d’Italia – Napoli

 

 
Gaspear Van Wittel -Particolare della porta di Chiaia nella veduta di Chiaia da Pizzofalcone
 
 
 
 
 
 
 
Foto

Dall’ archivio fotografico dell’ autore

Tela del  borgo di Chiaia da Pizzofalcone di Van Wittel  : da Wikimedia

Dello stesso autore su questo magazine : Articoli di Antonio Colecchia

Articolo precedenteAl Cardarelli di Napoli asportato un tumore dal peso di tredici kg
Articolo successivoContinua: Napoli “Piazza Pulita!”