Con l’avanzare della campagna vaccinale, in quasi tutti i Paesi del mondo, si è ripresentata la ricorrente questione degli attivisti “No-Vax”.
Questo corposo, ma disorganizzato gruppo, tende a comparire sulla scena pubblica ogni qualvolta si presenti la necessità di vaccinare la popolazione contro nuove malattie: naturalmente, non poteva esimersi dall’attivarsi anche in occasione della campagna vaccinale anti-Covid-19.
La confusione comunicativa e gli indirizzi, spesso contraddittori, dati dal Governo Draghi e dal Commissario Figliuolo in merito alla questione degli effetti collaterali dei vaccini e, più di recente, le liti elettoralistiche legate all’uso del Green Pass, hanno scatenato una vastissima ondata di proteste (social e non) da parte degli “scettici”.

In attesa che il Governo provi a mettere una “pezza” alla questione, bisogna analizzare il ruolo che nella vicenda stanno assumendo gli influencer no-vax, che tanto fanno per dare sostegno al movimento.
Da un recente rapporto dell’organizzazione no profit “Center for Countering Digital Hate”, emerge il dinamismo e la complessità della rete di diffusori di fake news legate ai vaccini, oltre che l’immenso giro di affari che c’è dietro al movimento.
In tutto il mondo, la comunità dei no-vax attivi online dovrebbe raggiungere ben 62 milioni di persone, con un giro di affari di 1,1 miliardi di dollari l’anno (ottenuti, prevalentemente, tramite pubblicità e sponsorizzazioni sui social).
Ci sono, poi, imprenditori ed influencer che guadagnano dalla vendita di prodotti “alternativi” o comunque non testati ed ancora chi lucra su raccolte fondi e donazioni.

Secondo il report, le fake news contro i vaccini Covid-19 sarebbero monopolio di soli 12 influencer.
Tra loro il più importante è, probabilmente, Robert F. Kennedy Jr., nipote del Kennedy Presidente degli USA durante la guerra fredda.
Entrato, come altri suoi familiari, nel business del lobbismo, Kennedy guadagna anche 255 mila dollari l’anno come presidente dell’organizzazione antivaccinista Children’s Health Defense, incassando aiuti statali e donazioni.
Altri nomi noti sono Joseph Mercola, presunto esperto di cure “alternative” e autore di vari bestseller (per un giro di affari di 100 milioni di dollari l’anno) e i coniugi Ty e Charlene Bollinger, che vendono preparati contro il cancro e spingono i pazienti oncologici a rifiutare la chemioterapia.

FONTEFonte: quifinanza.it
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