L’incomunicabilità.

Una “cosiddetta” condizione esistenziale, provocata da un atteggiamento di natura emozionale in grado di rendere difficile o impossibile il poter comunicare con gli altri. Tale “incapacità” di riuscire a stabilire un rapporto con le persone, a volte, può nascere dalla mancanza di una “veraconoscenza di sé stessi, fino a giungere ad una condizione di isolamento e solitudine.

A differenza dell’afasia – che comporta la perdita della capacità di riuscire a comporre e comprendere il linguaggio, per via di lesioni di aree del cervello deputate ad elaborare il linguaggio – tale “problema” nasce da una situazione psicologico-realistica dovuta a una civiltà occidentale alienata che, incapace di prendere in considerazione un individuo, lo condanna all’isolamento all’interno di caste e classi sociali, alimentandone non solo il senso di colpa, ma anche l’angoscia e la disperazione.

In alcuni casi, ciò può portare a disturbi psicopatologici causati da conflitti inconsci, i cui sintomi trasversali possono essere ansia e angoscia, senza giungere a una perdita di contatto con la realtà. Può succedere che, in alcune persone, si giunga a disturbi di natura ossessivo-compulsiva della personalità o degli impulsi, affiancati da fobie di varia natura. Ad analizzare una situazione legata a tale “turbamento emozionale”, in uno dei suoi film più stilisticamente sperimentali, il regista Ingmar Bergman, coadiuvato dal bianco e nero di Sven Nykvist e da un utilizzo programmatico del primo piano per le sequenze surreali e meta cinematografiche, dal titolo Persona.

Elisabeth Vogler, attrice di teatro, occupata in una rappresentazione dell’Elettra, inizia a ridere senza controllo, per poi cadere in un mutismo assoluto. Inviata in una clinica psichiatrica, viene dichiarata sana, ma senza che si comprenda quale sia il suo problema.  Affiancata da un’infermiera personaleAlma – si trasferisce nella sua casa al mare per riprendersi, in qualche modo. Nell’isolamento, tra le due donne si creerà una sorta di legame che le porta ad aprirsi, rivelandosi segreti che custodivano e finendo per provocare una sovrapposizione di identità, che le spingerà ad andarsene separatamente, senza potersi più rivedere.

FONTEwikipedia.org
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