La Ourang Medan è una nave mercantile battente bandiera olandese che finì per naufragare nelle acque indonesiane, con l’intero equipaggio che morì in circostanze alquanto misteriose. Il mistero che l’avvolge riguarda la completa mancanza di una “specifica” causa naturale nella morte non solo dell’equipaggio, ma anche dei passeggeri e, soprattutto, nelle loro espressioni terrorizzate, come se avessero visto un orrore innominabile e, per di più, alcuni dei morti sono stati “punti” da un “presunto” nemico sconosciuto.

Si parla per la prima volta della nave fantasma e del suo incidente, nell’edizione del maggio 1952 degli Atti del Consiglio della Marina Mercantile, rintracciabili nella United States Coast Guard, ma  i racconti sul mistero della “terrificante fine” del suo equipaggio sono comparsi in diversi libri e riviste. Esistono anche degli articoli di giornale che riportano i racconti dell’unico superstite dell’equipaggio, ritrovato da un missionario italiano e dai nativi dell’isola di Taongi. Un atollo delle isole Marshall, il quale raccontò, con “lucida follia”, di UFO, entità soprannaturali e di un attacco alieno. Quando la nave fu recuperata, fu trovata disseminata di cadaveri, posizionati in posture terrorizzate, con le braccia di molti tese verso l’alto in segno di aiuto, ma privi di segni visibili di lesioni o di violenza sui corpi e, a causa di un incendio improvviso, scoppiato nella stiva della nave, i soccorritori evacuarono rapidamente la nave, che fu vista esplodere e affondare.  Tele vicenda cela molte incognite, e nessuno crede che sia stata attaccata dagli alieni, o che tutto l’equipaggio sia stato ucciso con una puntura di “natura sconosciuta”.

Sull’intera vicenda esistono alcune teorie alquanto plausibili:

1) Forse la Ourang Medan era stata coinvolta in operazioni di contrabbando di sostanze chimiche, come una combinazione di cianuro di potassio e nitroglicerina, o di scorte di guerra di gas nervini. L’acqua di mare potrebbe essere entrata nella stiva della nave, reagendo con il carico e provocando il rilascio di gas tossici, che potrebbero aver causato la morte dell’equipaggio per asfissia o avvelenamento, per poi reagire con la nitroglicerina, causando l’incendio e l’esplosione.

2) Un fuoco senza fiamma o un malfunzionamento della caldaia potrebbero aver provocato, accidentalmente, la fuoriuscita di monossido di carbonio, causando la morte di tutti a bordo mentre il fuoco, lentamente fuori controllo, distruggeva definitivamente la nave.

Fonte articolo: brividihorror.it

Fonte foto: pinterest.it

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