In arrivo a Napoli la mostra itinerante su “Lucio Dalla – Anche se il tempo passa“, a cura di Alessandro Nicosia che con la Fondazione Lucio Dalla, porterà alla scoperta del mondo melodioso e meraviglioso del grande cantautore. Dopo il debutto a Bologna, in questi giorni la mostra è arrivata a Roma, all’Ara Pacis, dove rimarrà fino al 6 gennaio 2023, per spostarsi poi nella città di Partenope e proseguire a Pesaro e Milano (e a seguire anche all’estero).

Una mostra-evento, nel decennale della sua scomparsa dell’artista bolognese, per omaggiare una delle personalità più influenti nella storia della musica italiana e celebrando il suo genio umano e musicale.

La mostra si presenta con una collezione di cappelli, divenuti quasi una forma stilistica di Dalla, e quella dei suoi giocattoli d’infanzia, addirittura la pagella di quarta ginnasio con la quale veniva bocciato senza appello. Particolare è la lettera in cui si confessa innamorato di una ragazza alta e dai capelli lunghi, nonché il famosissimo ed amato clarinetto e i libri autografati a personalità italiane.

Un viaggio nelle foto da ragazzino fino agli ultimi anni diviene uno specchio del passaggio antropologico culturale di un’Italia dagli anni ’60 ad oggi, in cui i preziosi oggetti-reperti (documenti, copertine dei dischi, video, abiti di scena, locandine dei film).

Lucio Dalla non può non scindere dalla città di Napoli, perché il legame con essa e con tutta le bellezze campane è da sempre stato un legame indissolubile, non a caso una delle canzoni più famose all’estero , che rientra a pieno titolo tra le opere della musica classica napoletana, è “Caruso” dall’immortale ritornello «Te voglio bene assaje…», ispirata alla storia degli ultimi giorni del tenore Enrico Caruso.

Ricordando le sue famose parole su Napoli e il suo dialetto: “Sono dodici anni che studio tre ore alla settimana il napoletano, perché se ci fosse una puntura da fare intramuscolo, con dentro il napoletano, tutto il napoletano, che costasse 200.000 euro io me la farei, per poter parlare e ragionare come ragionano loro da millenni“.

Nel corso degli anni più volte presente ad eventi della città e chi può dimenticare il bellissimo concerto del 1995 in piazza Plebiscito, presentato da Luciano De Crescenzo oppure la canzone “Napule” con Gigi D’Alessio, Gigi Finizio e Sal Da Vinci, insomma un mondo da scoprire, da vivere e cantare nel cuore con la passione tutta napoletana e la poesia del grande Lucio.

Fonte articolo: ANSA, Fanpage

fonte foto: wikipedia

FONTEAnsa.it, fanpage, wikipedia
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