Sembra un giorno qualunque del 2013 quando la tragedia si abbatte su di lei. A causa di un incidente col motorino perde parte della gamba sinistra. Si tratta di Chiara Bordi, 18 anni di Tarquinia, che nelle varie interviste si definisce la “modella bionica“.                        Bella e coraggiosa, nonché dotata di tenacia da vendere, non ha mai gettato la spugna, tanto da qualificarsi alle prefinali di Miss Italia, presentandosi a Jesolo con le altre 180 candidate al titolo, con tanto di protesi.

Oggi primo settembre, compie 18 anni e festeggia così la fascia di Miss Etruria e l’ingresso alle prefinali.

È la prima volta che una candidata con protesi ad una gamba partecipa a Miss Italia, e
Chiara è una ragazza come tante, che si appresta a frequentare il quinto anno di liceo classico, che ama suonare la chitarra e praticare canottaggio e windsurf.

Chiara Bordi
Chiara Bordi

Sono felicissima perché non avrei mai pensato di poter sfilare a Miss Italia e ora mi sono invece qualificata per le prefinali nazionali – dichiara all’apice della felicità. – Il mio obiettivo principale è quello di trasmettere il mio coraggio a chi si trova nelle stesse condizioni, oltre a dare un messaggio ai giovani affinché sappiano difendere la propria vita, concedendole sempre una nuova opportunità, perché anche senza una gamba la vita va avanti.”.

Il sogno di diventare modella sembrava infranto dopo l’incidente, ed invece, proprio la protesi che l’accompagna nel quotidiano, si è trasformata in una grande opportunità; quella di farsi conoscere sicuramente avvalendosi della propria bellezza, ma anche di essere simbolo di vittoria.

In un’intervista al settimanale Spy, Chiara ha raccontato “Quando ho visto tutte le persone del pubblico sorridermi e applaudirmi mi si è riempito il cuore di gioia. Ma non sogno di diventare una modella né di vincere“, ma Chiara ha già vinto, e vince tutti i giorni con i consensi che raccoglie attraverso il suo cliccatissimo profilo Instagram. Ed è proprio sbirciando tra le sue foto, che trovo quella della sera dell’incidente, con lei poco più di una bambina, nel letto d’ospedale, che con parole forti narra della “caduta”, ma anche della sua capacità di rialzarsi.

Ho odiato la vita, ho maledetto il destino, quella sera, quel momento, ho sperato di tornare indietro o partire anche solo un secondo dopo, ho chiesto a Dio o chissà cos’altro perché fosse successo proprio a me, mi sono fatta centinaia di domande riguardo al futuro, ho visto il mio corpo quasi distrutto e preferivo voltare lo sguardo altrove piuttosto che guardarmi le gambe. Ho dovuto guardare sfumarsi nella mia testa i sogni e le certezze che avevo, ho visto persone soffrire per me e ho sofferto per loro, ho provato sensi di colpa e quasi il desiderio di morire…poi ho desiderato con tutta me stessa di tornare ad una vita normale, sono rinata ed insieme a me sono rinati tutti i sogni, le aspettative e la voglia di vivere, ho rivisto le mie gambe camminare, stavolta con una protesi ma a mio parere molto più belle di prima, ho visto le cicatrici chiudersi e il mio corpo si è arricchito di segni, pieni di ricordi e di orgoglio. Mi sono riempita di forza e ho affrontato la vita col mio nuovo corpo, e soprattutto con la mia nuova testa. Ho fatto scalate, ho preso il brevetto da sub, ho provato sport che prima neanche immaginavo, sfilo e faccio servizi fotografici in tutta Italia e a Londra, racconto la mia storia nelle scuole con SuperAbile, e vedo ogni volta centinaia di faccette incuriosite e interessate a quello che dico. Ma la cosa che mi rende più orgogliosa di me stessa è guardare come sono arrivata in quell’ospedale la notte del 5/07/2013, e confrontarla con la me del 5/07/2018, di nuovo in piedi e che guardo queste foto ora che quel tunnel che mi sembrava così infinito è ormai un capitolo chiuso nel migliore dei modi“.

Una vera eroina, una piccola grande donna divenuta simbolo di forza e di speranza, per tutti coloro che vivono la disabilità come diversità.

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Dott.ssa Assunta Mango, laureata in economia all’Università Federico II, giornalista, scrittrice, ricercatrice e mobility manager, addetta alla selezione e valutazione del personale nonché progettista presso il Comune di Napoli. Ha pubblicato: “Napoli Esoterica: I tre Decumani“, "Tempo e Tradizioni: I mestieri nel Presepe Napoletano", "Storie e leggende tra i due laghi“, "Mirate al cuore", "Io, sono Giuditta". Regista e sceneggiatrice di commedie teatrali e socia fondatrice dell’Associazione “Oltre i Resti“.