L’abuso di droghe.

Un problema presente da anni in tutto il mondo che, spesso, ha inizio dall’adolescenza, protraendosi nell’età adulta e portando, in seguito, a sintomi come ipersensibilità, perdita di appetito, letargia o, nel caso di abuso di stimolanti come cocaina o anfetamine, a sentirsi affaticati, depressi o letargici, fino al sopraggiungere di problemi all’intestino, dolori muscolari e nervosismo, e rischiando di giungere, alla fine, all’overdose. In particolare, sono la cannabis, la marijuana e l’hashish ad essere maggiormente utilizzate, in quanto si conta che siano centoquaranta milioni di persone a consumarle, ma anche l’anfetamina e l’estasi sono egualmente diffuse, con trenta milioni di persone che ne abusano. La coca, ad esempio, è utilizzata “solo” da tredici milione di persone, con il più alto numero di “consumatori” negli Stati Uniti.

Proprio in America, decidendo di contravvenire alle norme del Codice Hays, il regista e produttore cinematografico austriaco naturalizzato statunitense Otto Preminger scelse di realizzare un film che trattasse tale “scomoda tematica”, contando su un attore del calibro di Frank Sinatra che, per tale ruolo non solo ottenne la Nomination all’Oscar come miglior attore protagonista, ma anche la nomina come migliore attore ai BAFTA. Frankie Machine, dopo un lungo periodo in prigione che gli ha permesso di disintossicarsi, fa ritorno a Chicago per rifarsi una vita, nella speranza di entrare in un’orchestra ma, a rovinare i suoi piani, troverà tre ostacoli: la moglie Anna, che si finge paralitica pur di tenerlo legato a sé, il suo vecchio spacciatore che cerca di vendergli la droga e il gestore della bisca clandestina dove prima lavorava, che lo vorrebbe unicamente con sé per le sue grandi abilità come mazziere. Aiutato unicamente da Molly, una sua vicina che lo ama, dovrà lottare contro la sua “bestia interiore” in una battaglia che culminerà in una lacerante sequenza nella quale lui riuscirà, dopo una ricaduta, a disintossicarsi in un minuscolo monolocale, e a riprendere in mano il controllo della sua vita.

L’Uomo dal Braccio D’Oro – Ritorno dagli abissi della droga

FONTEpazienti.it / news-medical.net / wikipedia.org / mymovies.it / sentieriservaggi.it
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