Capodimonte nasconde gioielli e segreti, che molte volte bisogna spolverare dallo smog delle auto che da lì passano copiose e velocemente lasciando dimenticate opere preziose. Tra queste vi è la Basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio e Regina della Cattolica, una chiesa realizzata su modello della basilica di San Pietro a Roma infatti è conosciuta come “La piccola San Pietro” di Napoli.

Essa è incastonata di gemme storiche ed artistiche straordinarie come l’ingresso alle Catacombe di San Gennaro, sulla sua destra mentre sulla sinistra la Fontana della Duchessa, voluta dalla duchessa Elena d’Aosta. Infine nasconde un panorama straordinario della città partenopea con il quartiere Sanità abbarbicato alle sue spalle scendendo.

fonte ph: leggendedinapoli.altervista.org

La chiesa fu fortemente voluta da Maria di Gesù Landi, che nacque a Napoli il 21 gennaio 1861. Già da ragazzina dimostrava fervide vocazioni spirituali, si distinse per la sua grande devozione alla Madre del Buon Consiglio, che nel 1884 fece dipingere un quadro commissionandolo al pittore Spanò. Secondo la leggenda, quando nel 1884 mostrò al popolo l’immagine durante l’epidemia di colera che attanagliava Napoli in quel periodo, cessò immediatamente; altro miracolo popolare avvenne nel 1906, a seguito di un’eruzione del Vesuvio, che coprì Napoli con una densa coltre di cenere e numerosi tetti e solai crollarono; a questo punto la devota espose il quadro fuori al balcone di casa e un raggio di sole lo illuminò. Qualche giorno dopo l’eruzione cessò e su Napoli la cenere cominciò a scemare.

Nacque e si ottenne il riconoscimento del culto, nonché l’incoronazione del quadro, che fu concessa nel 1912 da Papa Pio X, ma erano oramai già iniziati da tempo i pellegrinaggi all’immagine quindi fu eretto questo tempio, luogo che secondo le fonti auree aveva chiesto la Vergine. Il 26 aprile 1960, giorno della solenne consacrazione, celebrata dal cardinale Alfonso Castaldo, il progettò iniziò ad opera dell’architetto Vincenzo Veccia. Nel contempo Maria di Gesù Landi morì il 26 marzo 1931, ed il 12 giugno 1938 l’effigie della Madre del Buon Consiglio fu portata all’interno della basilica ancora in costruzione.

Il popolo racconta che durante il sisma del 1980 il busto marmoreo raffigurante la Madonna posto sulla sommità della facciata si staccò, cadendo in piedi e senza subire danni, senza ferire nessuno, al suo interno, arrivati anche da altre dismesse e distrutte chiese del quartiere vi sono opere di Michelangelo Naccherino, di Pietro Bernini e Francesco Cassano, del Beinaschi, Balducci, di Andrea Vaccaro, del Simonelli e il Santafede.

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Di fronte, la famosa rotonda di Capodimonte progettata per collegare il centro cittadino con la Reggia di Capodimonte (oggi Museo). Nel 1826 i lavori furono affidati ad Antonio Niccolini che creò lo scenografico giardino a scale che si presenta tutt’ora con la monumentale scala che si erge in fondo al tondo e che permetteva un più facile accesso alla collina, la sistemazione di giardini attorno alla scala con un piccolo anfiteatro alla sommità di essa e infine nella nuova impostazione del tondo. In particolare posizionò al centro un elegante giardino fiorito con fontane a vasca, realizzando una vera e propria rotatoria naturale anticipando i tempi.

In questo luogo di cultura ed arte, di folclore popolare e religioso si cela una storia nera.

La storia racconta il dolore di una giovane donna, che essendosi ammalata di tisi, morì il giorno prima delle sue nozze dopo lunga agonia con febbri e deliri, e, a nulla valsero i tentativi di poterla guarire. Dal quel momento il suo fantasma, in alcuni periodi dell’anno, e particolarmente in primavera, si aggira ed appare sulle scale dell’Incoronata del Buonconsiglio luogo in cui avrebbe dovuto unirsi in matrimonio col marito. Lo spirito appare vestito in abito da sposa, seduta su gli scalini che a causa della sua morte prematura non ha mai potuto percorrere. Secondo i racconti la triste sposa appare solo dalle ragazze nubili.

Non si conosce con precisione il suo nome, né quanti anni avesse quando scomparve per sempre e per i napoletani della zona è semplicemente ’a sposa ‘e Capodimonte.

FONTEvesuviolive.it; wikipedia; leggendedinapoli.altervista.org; notizie.it;
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