Mens sana in corpore sano dicevano gli antichi, infatti mente e corpo sono collegati. Prendersi cura della memoria per renderla efficiente, non è dunque sufficiente! Bisogna anche curare la salute nel suo insieme.
La prima regola da seguire è fare un po’ di esercizio fisico, così da evitare l’obesità, in quanto diversi studi hanno evidenziato che esiste un legame tra esercizio fisico regolare e una memoria più forte.
È stato dimostrato ad esempio che un regolare esercizio aerobico può aumentare le dimensioni dell’ippocampo, che è l’area del cervello responsabile della memoria e dell’apprendimento verbale.
La seconda cosa da fare è sicuramente sforzarsi di imparare cose nuove, perché allenare la memoria significa renderla più robusta. Ciò significa fare ricerche, giochi cerebrali, imparare poesie, e qualsiasi altra cosa che mette alla prova le nostre capacità.
È inoltre interessante sapere che le persone che hanno una dieta ricca di zuccheri ricordano meno, e che sono maggiormente a rischio di demenza; questo vale anche per chi non ha il diabete. L’ippocampo infatti utilizza il glucosio per funzionare, ma un eccesso dello stesso può causare un malfunzionamento; quindi troppo zucchero può distruggere la memoria.
Un trucco estremamente efficace può essere poi, quello di visualizzare ciò che si sta cercando di imparare o ricordare, magari chiudendo gli occhi per visualizzare l’immagine, in quanto ciò tende a imprimere informazioni nel cervello. Quando elaboriamo informazioni il cervello inizia inserendole nella memoria a breve, però, più elaboriamo i dati pensandoci, scrivendoli, visualizzandoli, più tenderemo a ricordarli, perché le sinapsi spingeranno quelle informazioni dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine.
Altro trucco da usare è quello di scrivere le informazioni, perché digitare o dettare per quanto sia più conveniente in termini di brevità di scrittura, non aiuta la memoria, in quanto il cervello è un muscolo e come tale va allenato. Scrivere richiede maggiore attenzione ed è tanto più noioso, ciò implica una maggiore attenzione rendendo più facile l’apprendimento.
Infine, riposare a sufficienza, non pensando semplicemente al sonno e dunque alla stanchezza che va via, perché riposare significa rilassarsi, rinfrancando mente e corpo.

FONTEwww.ambientebio.it
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Dott.ssa Assunta Mango, laureata in economia all’Università Federico II, giornalista, scrittrice, ricercatrice e mobility manager, addetta alla selezione e valutazione del personale nonché progettista presso il Comune di Napoli. Ha pubblicato: “Napoli Esoterica: I tre Decumani“, "Tempo e Tradizioni: I mestieri nel Presepe Napoletano", "Storie e leggende tra i due laghi“, "Mirate al cuore", "Io, sono Giuditta". Regista e sceneggiatrice di commedie teatrali e socia fondatrice dell’Associazione “Oltre i Resti“.