In Sardegna, qualche settimana fa, nelle vicinanze della Chiesa di Sant’Antioco di Bisarcio, monumento sito a Chilivani, nel territorio comunale di Ozieri – a Sassari – è stata individuata una struttura risalente all’epoca romanica databile intorno all’XI-XII secolo. Ora gli scavi in corso si stanno concentrando nei pressi della basilica stessa, e dureranno fino al settembre dell’anno prossimo, in attesa di essere approfonditi e completati. Da quanto emerge finora, i resti recuperati vantano una tecnica romanica a dir poco impeccabile, che portano a dedurre che, a realizzare il tutto possano averci pensato le maestranze di Pisa, allo scopo di ricostruire la basilica più antica.

Ciò sarebbe avvenuto in un periodo storico compreso tra il 1130 e il 1160, e fu necessario dopo un terribile incendio. A permettere il loro coinvolgimento, le disponibilità economiche del Vescovo, la cui diocesi aveva dei rapporti stretti con tutta la Sardegna, oltre che con vari papi succeduti nel corso del tempo. Tra i reperti finora riemersi, alcuni sigilli realizzati in piombo e risalenti al periodo medievale, da restaurare con cura per una migliore interpretazione degli stessi e della curia, che vanta una documentazione molto antica che parte dal 1065 – con una serie di testimonianze che arrivano fino al 1503 – quando fu inglobata in quella di Alghero.

FONTEtecnologia.libero.it
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