Quando siete davanti una scala reale o un poker di Re, potreste incontrare la storia…

Se il vostro sguardo è in tensione, se sperate che vi esca il Re di cuori o di picche, o vi manca quello di quadri o fiori, dovete e o potete chiamare nel ricordo un personaggio storico.

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Molti giocatori ignorano che quei quattro visi delle figure coronate ‘delle carte francesi’, richiamano dalla tradizione francese e poi anglosassone, per essere adottata e accettata anche in Italia, i 4 grandi della storia.

Inizialmente le carte francesi le figure erano intere (guardando quelle spagnole), e forse più riconoscibili. Il centro prolifico di produzione si ebbe nel XVI secolo e da dove si originano molti degli elementi delle carte di corte ancora presenti nei mazzi moderni, questa era la città di Rouen. Da questa città poi furono importate in Inghilterra e divennero subito di gran uso ludico comune.

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Col passare dei secoli il disegno è divenuto più schematico ed alcuni particolari sono andati perduti, ad esempio, Il re di cuori brandiva un’ascia sopra la testa e non una spada dietro la testa, che lo ha portato al soprannome del ‘re suicida’. Stessa cosa accaduta con il fante di picche, che portava una lancia trasformata in un oggetto indecifrabile.

Solo nell’Ottocento, si è deciso di capovolgere quelle figure che avevano il seme a destra per aumentare la leggibilità delle carte quando sono disposte a ventaglio.

Un’altra particolarità del tempo era attribuita alla figura dei re, infatti la carta aveva un valore maggiore che nel XV° secolo passò all’Asso.

Con la Rivoluzione Francese l’Asso divenne il simbolo del riscatto, perché non raffigurava né nobili né cavalieri ma i semi della terra (il popolo) e quindi contro i soprusi della nobiltà e dei regnanti. A differenza del jolly o joker in inglese che divenne definitivo nel mazzo di carte nel XIX secolo dagli Stati Uniti.

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Ma chi sono e chi rappresentano?

Iniziamo dal più giovane, ovvero il Jolly che viene chiamato Euchre. Secondo gli esperti ritengono che il nome derivi da juker, l’antico nome aslaziano, ma non è chiara la corrispondenza tra il joker delle carte da gioco ed il Matto, uno degli arcani maggiori dei Tarocchi.

I fanti, che per gli inglesi knave o, molto più tardi, jack, in francese valet. Essi sono rispettivamente per le picche Ettore principe di Troia, per i cuori La Hire ovvero il soprannome di Étienne de Vignolles comandante francese al tempo di Giovanna d’Arco, per i quadri Ogier ovvero Uggeri il Danese, cavaliere di Carlo Magno e fiori Giuda Maccabeo, che guidò la rivolta ebraica contro i siriani. In alcuni mazzi «Judas» è sostituito da Lancillotto, il famoso cavaliere della Tavola rotonda. Invece altra ipotesi su La Hire sia la storpiatura di «Aulus Hirtius», Aulo Irzio, uno dei comandanti di Cesare.

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Poi abbiamo le Regine. Per il seme delle picche la divina Pallade Atena mentre per i cuori Rachele la madre biblica di Giuseppe, continuiamo con i quadri con Argine (di origine ignota, forse un anagramma di «regina») ed infine, per il seme dei fiori Giuditta, che uccise Oloferne (figura biblica). Un’altra interpretazione suggerisce che probabilmente Argine è una storpiatura di ‘Argeia’, la leggendaria principessa di Argo. Mentre Rachel sarebbe la storpiatura del nome ‘Ragnel’, moglie di sir Gawain, uno dei cavalieri della tavola rotonda.

Ed infine, i sopracitati Re di picche, re di cuori, re di quadri e re di fiori. Il primo ovvero il seme nero delle picche è Davide, il giusto e biblico re. Segue quello di cuori, simbolo della Francia ovvero Carlo Magno, ed ancora, il grande conquistatore del seme di quadri Alessandro il Grande, ed in fine, lo stratega, re dei fiori, Giulio Cesare.

Se riguardiamo con attenzione le carte da gioco: i nomi arrivano da personaggi biblici, dal mondo classico greco e romano, nonché dal medioevo e leggende di quell’epoca, in cui si incrociano per l’ennesima volta storia, cultura, tradizione e folclore… altro che POKER!

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