Nel corso della sua vita, lo scrittore statunitense Nathaniel Hawthorne vide parecchi fantasmi, ed era convinto che la sua casa ne fosse infestata. Tuttavia, la figura che intravedeva più spesso, era quella del reverendo Harris, un anziano pastore che condivideva la sua predilezione per la sala di lettura della biblioteca di Boston. Una sera, Hawthorne rimase sorpreso nell’apprendere che era morto da poco, visto che era sicuro di averlo visto proprio quel giorno in biblioteca. La mattina dopo, tornò nella zona di lettura e lo vide di nuovo, seduto tranquillamente davanti al fuoco del camino.

Si sedette dall’altra parte della stanza e lo osservò di soppiatto, per assicurarsi che si trattava proprio di lui e non di qualcuno che gli somigliasse. Nessuno sembrava rendersi conto della sua presenza; le visite dell’apparizione giornaliera durarono per settimane e, forse, solo lui poteva vederlo. Escogitò vari mezzi per mettere alla prova la realtà della sua visione, ma poi vi rinunciò, riluttante a distruggere l’illusione e a privarsi di una così bella storia di fantasmi, che poteva essere spiegata nel modo più banale.

Con il tempo, si rese conto che l’interesse del fantasma nei suoi confronti aumentava, e sospettò che, da un momento all’altro, gli arrivasse un messaggio, ma nella sala la conversazione era severamente proibita, e non avrebbe potuto rivolgersi allo spettro, poiché avrebbe destato indignazione dei presenti, anche per il fatto che ai loro occhi sarebbe sembrato che parlasse con una sedia vuota. D’altronde, non era mai stato presentato al dottor Harris, e pare che i fantasmi appaiano soltanto a chi vogliono loro: amici, familiari, conoscenti o anche estranei.

 

Fonte articolo & foto: https://misterieprofezie.blogspot.com/2023/01, Fabio Giovanni Rocco, 19 gennaio 2023

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