Il “Ritratto di gentiluomo con berretto nero”, un dipinto da sempre attribuito al pittore Tiziano Vecellio, di cui si erano perse le tracce agli inizi del Duemila, quando venne rubato e portato in Svizzera, è stato recuperato dal Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Torino. Grazie a una delicata indagine internazionale, si è scoperto che il quadro era custodito all’interno di un laboratorio dell’Astigiano, per essere sottoposto ad alcuni esami diagnostici. Il suo recupero è avvenuto grazie all’aiuto di alcuni collezionisti piemontesi, che hanno informato l’Ufficio Esportazione di Torino del suo rientro in Italia per alcune indagini di laboratorio a cui vengono sottoposte opere d’arte.
Il ritratto recuperato raffigura un giovane uomo che emerge da un fondo scuro con lo sguardo oltre l’orizzonte, una barba rossa e un berretto nero sulla testa. Il suo attuale valore di mercato è stimato a sette milioni di euro ed è tra le opere e i ritratti di uno dei maestri indiscussi dell’arte del Cinquecento, dall’intensità mai vista prima e dominato da un uso teatrale e drammatico del colore.