A fine Luglio, con l’estate ormai inoltrata, c’è da aspettarsi che quasi tutti (soprattutto in una località di mare come Napoli) scelgano di passare, almeno qualche ora, in una delle poche spiagge della città.
Ma, sfortunatamente, nei prossimi giorni, questa opzione non sarà praticabile.

“Il servizio Arpac, all’inizio della settimana, ha provveduto ad effettuare dei campionamenti del mare; il litorale napoletano, a seguito delle abbondanti precipitazioni temporalesche che hanno interessato la città e la sua provincia, ha rilevato presenza di inquinanti che ne impediscono la balneazione.
I funzionari dell’Arpac hanno assicurato che, quanto prima possibile, verranno eseguiti ulteriori campionamenti per fare in modo di verificare al più presto il superamento della criticità.
Intanto è possibile l’elioterapia e quindi l’accesso alla spiaggia, ma non la balneazione.
Aspettiamo con fiducia i risultati del prossimo campionamento che consentano la revoca dell’ordinanza in atto.
Anche questo fenomeno che ha riguardato la città e la costiera dei paesi limitrofi, ci fa capire l’impatto che ha nella nostra vita quotidiana il cambiamento climatico”
Queste sono le parole dell’Assessore alla Salute del Comune di Napoli Lucia Francesca Menna, che ha dato comunicazione delle disposizioni prese per tutelare la salute dei cittadini.

Il provvedimento, seppur temporaneo, si aggiunge alla lunga serie di criticità che rendono, il mare della nostra città, quasi inaccessibile ai cittadini.
Tra bonifiche di importanza vitale, interessi settoriali e le varie questioni legate al porto, la città di Napoli avrebbe bisogno di un serio piano per lo sviluppo del proprio litorale.
Un piano capace di integrare le necessità reali della logistica cittadina, di uno sviluppo economico che non sia solo copertura per la speculazione e, soprattutto, un piano che faccia gli interessi degli abitanti.
Senza una progettualità che vada oltre i mandati delle varie amministrazioni e che metta al centro la soddisfazione dei bisogni dei cittadini, non sarà possibile fare in modo che il mare torni a bagnare Napoli.

FONTEFonte: 41esimoparallelo.it
Articolo precedenteNapoli: La Clinica Mediterranea ha ideato una tecnica contro la fibrillazione atriale
Articolo successivoIn Russia il caldo abnorme provoca un’invasione di meduse