Ieri l’Oms, ha annunciato, dopo la variante Delta ed Epsilon, le due note evoluzioni del covid in espansione, che dal Perù è arrivata una nuova variante, denominata “Lambda”, la quale è stata registrata in quattro continenti ed anche nel nostro paese; in particolare nelle regioni Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Lazio e Sicilia. Nota ai ricercatori con la sigla C.37, la sua struttura è caratterizzata da un mix inusuale di mutazioni in grado di disorientare gli esperti, ed è stata classificata tra le varianti unicamente di interesse e non tra quelle che destano preoccupazione. Questa dal dicembre scorso è diventata la variante dominante in Perù, e le sue analisi genetiche hanno rivelato la presenza di almeno sette mutazioni sulla proteina Spike.

Definito dagli esperti come un mix insolito rispetto ad altre sue “sorelle”, la mutazione L452Q ricorda da vicino quella che fu responsabile della maggiore contagiosità della variante Delta, mentre la F490S, in precedenza, era associata a una ridotta suscettibilità agli anticorpi nei test fatti in provetta. Nonostante i dati raccolti risultino ancora pochi, quelli a disposizione possono in ogni caso servire a classificare la Lambda come una “variante d’interesse”. Al momento, le varianti Covid continuano a diffondersi per il mondo, alimentando preoccupazione ed allarmismi, e ricordando sempre a scienziati e ricercatori di tenere sotto controllo le varianti e la necessità di tracciamento, per comprendere se qualcuna di esse sia in grado di eludere i vaccini.

 

 

 

FONTEgrandenapoli.it
Articolo precedenteSanta Marta: una delle chiese dimenticate di Napoli e la leggenda del “Tarasque”
Articolo successivoZuppa di Fragole, Pesche e Ananas, velocissima!