Costanza Conti De Cupis era una giovane nobildonna romana, sposa di una ricca famiglia borghese della capitale, che possedeva un palazzo in Piazza Navona, un tempo chiamato “Palazzo Pamphilj“, ed oggi conosciuto con il nome di famiglia, ovvero Palazzo De Cupis.
Nei primi del ‘600 la donna era famosa per la sua bellezza ma, sopratutto, per la perfezione ed il candore delle sue mani, a tal punto che un’artista – Bastiano – le realizzò un calco e lo espose nella propria bottega. Ciò attirò tantissime persone, tra cui uno dei frati della Basilica di San Pietro in Vincoli il quale, esterefatto dalla continua processione di persone che idolatravano l’immagine delle mani della donna, disse: “Se quella mano è umana, merita d’essere tagliata!”.
Avvisata di tale profezia, Costanza si chiuse in casa, ordinando che venisse distrutto il calco in gesso, per sfuggire all’oscuro presagio e ritirarsi in preghiera. Trascorrendo il tempo in esilio forzato, la donna finì per pungersi un dito con un ago mentre era intenta a cucire, e la ferita si infettò al punto da mandare in cancrena l’intero braccio.
La mano fu amputata, come se si fosse avverata la profezia pronunciata dal frate, e la donna morì qualche settimana dopo a causa delle sopraggiunte complicanze. Oggi, il suo fantasma si manifesta attraverso le finestre di Palazzo Pamphilj, in cui è possibile scorgere le sue mani, mentre il suo spirito vaga per il palazzo alla ricerca di una pace perduta.
Fonte articolo & foto: https://misterieprofezie.blogspot.com/2020/07/il-fantasma-di-costanza-de-cupis, Fabio Giovanni rocco, 23 febbraio 2023