Per la prima volta il nuovo direttore artistico del museo d’arte contemporanea Madre di Napoli è una donna. Si tratta di Kathryn Weir, cinquantadue anni, nata ad Oxford, ma di origine australiana, votata all’unanimità dalla commissione in cui era presente anche il presidente uscente Viliani. La neodirettrice Weir abiterà a Napoli con la famiglia e ha dichiarato di essere già innamorata di questa città che definisce “unica non solo in Italia ma in Europa‘‘, e vuole dedicarsi prima di tutto ad approfondire la conoscenza degli artisti non solo napoletani, ma di tutta la Campania.
La sua intenzione è portare a Napoli la piattaforma Cosmopolis, il format da lei ideato per il Centre Pompidou, (di cui è stata direttore del Départment du Développement Culturel), che ha lo scopo di mettere in rete gli artisti di tutto il mondo ponendo l’attenzione sulle nuove forme di sperimentazione creativa e sul pensiero critico; in questo contesto l’idea è di mettere gli artisti di Napoli, città dotata di una grande storia non solo per le arti visive, in dialogo con il contesto internazionale.
Le mostre previste per il 2020 al museo napoletano vedranno una coproduzione internazionale dedicata a Peter Lindberg e un omaggio a Mendini.
Con la Weir il vertice del Madre sarà tutto al femminile, poiché il Presidente della Fondazione è Laura Valente, ‘eletta’ da Artribune ‘miglior presidente di museo’ italiano per il 2019.