Silenzioso, subdolo, logorante, sempre in crescita: il rancore non dà tregua a chi lo prova, inquinando la qualità della vita e delle relazioni. Un sentimento presente da sempre nell’uomo ma che oggi, con la complessità spiccata ma molto precaria del cervello moderno, può creare intoppi mentali e disturbi fisici notevoli, oltre a essere un potenziale pericolo per l’oggetto delle sue attenzioni.
Una cosa è certa: se non si interviene in qualche modo per scioglierlo o trasformarlo, cresce nel tempo fino a un punto in cui potrebbe non essere più controllabile. Ecco perché se lo provi è bene prendere subito provvedimenti sani ed efficaci.
Le conseguenze:
- Senso di Solitudine
- Accumulo di Tensione
- Malattie (disturbi gastrici / epatici / cutanei /cefalea)
- Difficoltà di relazione
- Limitazione delle scelte
- Isolamento
- Scatti d’ira
Il meccanismo che ti porta alla paralisi
- Si vivono le relazioni con l’aspettativa di non essere “ancora una volta” delusi e con un’enorme attenzione per quello che gli altri non fanno.
- Appena l’altro delude le attese anche in un solo minuscolo punto, anche involontariamente, tutto crolla.
- La delusione non viene manifestata e si accumula, diventando ragionamenti persecutori e l’unico metro di giudizio verso l’altro.
- A questo punto, qualsiasi cosa anche buona venga da quella persona, ci sarà riserva, sospetto, critica. Ciò anche a prescindere dal grado di conoscenza.
E l’energia si blocca in un loop
Se ogni mancanza dell’altro, vera o presunta, diventa una fissazione cerebrale e una rigidità difensiva, l’energia vitale della persona e della relazione ristagna. Il rancoroso paralizza il rapporto nella condizione che inconsciamente sente più vantaggiosa: la vittima. Da lì non può nascere più niente di buono.
Così puoi vincere il rancore
- Non accumulare più – Da oggi, ogni volta che ti sembra che l’altro abbia “mancato” diglielo, serenamente. Con un chiarimento immediato vedrai che spesso non c’era complotto, che “l’offesa” era involontaria e magari scoprirai che anche tu hai mancato o fatto soffrire senza accorgertene.
- Disintossicati – Sei pieno di pensieri negativi: allontanali con l’attività fisica, come jogging o camminate o tapis-roulant, o andando in bicicletta nel verde. Nel farlo immagina di buttare dietro le spalle, di andare via da tutte quelle scorie che ti intasano la mente.
- Dedicati all’arte – Dopo qualche giorno di pulizia mentale, porta dentro di te cose belle. L’arte (pittura / musica / scultura / cinema / teatro / letteratura) è l’ideale per aiutarti a cambiare sguardo sulla realtà, così come puoi creare tu qualcosa. Carica una macchina fotografica e dedicati per qualche settimana a fare foto: luoghi vecchi e nuovi, persone, animali, cose, cercando un occhio creativo e non distruttivo.
- Perdona facendo – Se vuoi perdonare serve gratuità. Innanzitutto la tua. Fai ad altre persone, quando possibile, quello che vorresti venisse fatto a te per “riparare il torto subito”.
Fonte articolo & foto: https://casabenessere.wordpress.com/2013/04/18/il-rancore-un-tarlo-che-ti-rode-dentro-e-ti-avvelena-la-vita, flickr.com, 18 aprile 2013