L’anno scorso, nel 2019, si è avuta la prima diminuzione delle emissioni di anidride carbonica (Co2) dalla produzione elettrica presente nel mondo. In particolare, a permettere questo “piccolo miracolo” è stato un calo di circa il 3% nella generazione di energia proveniente dalle centrali a carbone.

Tale, lusinghiero risultato risulta importante in Europa e in America – dove l’uso del carbone è da tempo crollato – in Cina il suo utilizzo è, invece, da tempo in aumento, causando oltre la metà della sua produzione e del suo consumo globale.

A fornire questi dati è il think-tank indipendente Ember, che si occupa dei dati sull’abbandono del carbone e della transizione energetica al settore elettrico a livello globale allo scopo di usare, in maniera definitiva, fonti pulite.

Al momento, la produzione di elettricità tramite l’utilizzo di impianti eolici e solari è aumentata del 15% l’anno scorso, permettendo di generare l’8% dell’elettricità globale e portandone la produzione, fornita da centrali a carbone a calare del 24% in Europa e del 16% negli Stati Uniti, con un dimezzamento, in entrambi i casi, maggiore a quello del 2007.

In America, le emissioni di Co2 dal settore energetico hanno subito un calo tra il 19 e il 32% per via del maggior uso di gas naturale e gas di scisto, mentre nell’UE il calo si aggira sul 43% grazie alle rinnovabili; in particolare, in Europa, il 18% dell’elettricità proviene, al momento, dall’eolico e dal solare, l’11% negli Stati Uniti, il 9% in Cina e l’8% in India.

Allo scopo di far funzionare l’accordo sul clima di Parigi del 2015 e, per riuscire a contenere l’aumento medio della temperatura del pianeta entro 1,5 gradi centigradi per la fine del secolo rispetto ai livelli preindustriali, è diventato necessario portare a un tasso di crescita annuale del 15% della produzione di energia elettrica di tipo eolico e solare, oltre a portare la riduzione annuale dell’11% di produzione del carbone.

L’inizio del declino globale del carbone e delle emissioni dalle centrali elettriche segna un punto a favore per modificare il cambiamento climatico ma, solo accelerando in maniera rapida la transizione al settore elettrico, ponendo fine alla produzione di elettricità tramite il carbone e permettendo una rapida diffusione dell’energia eolica e solare, si potrà sperare di salvare il mondo.

FONTEAnsa.it
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