Era il 26 aprile del 2012 quando i locali della famosa Pizzeria Sorbillo furono devastati da un incendio ma pochi mesi dopo era già riaperta e così lo sarà adesso, queste sono le parole che molti passanti dicono davanti al famoso locale. Molto simili le parole del maestro pizzaiolo ed imprenditore di Napoli, Gino Sorbillo che ha dato notizia con un post su Facebook “Chiuso per Bomba”.

Via dei Tribunali al civico 32, improvvisamente viene scossa, così tutto il quartiere da un lampo ed un boato. Davanti allo storico locale è stato fatto esplodere un ordigno, lo spavento delle persone, chi si affaccia, chi urla e chi spaventato accorre per strada. Lo sgomento è di tutti. Nessun ferito ma per Gino Sorbillo è un sobbalzo al cuore. Eppure il giovane imprenditore risponde alle provocazioni e si preoccupa per gli altri, scrivendo un altro post preoccupandosi e scusandosi con la gente del quartiere per lo spavento.

Il danno è al piano terra ma grazie alle due porte blindate, poste al di là dell’ingresso, hanno attutito il colpo ed evitato che il guardiano notturno rimanesse ferito. L’uomo si trovava infatti all’interno del locale, a pochi passi dalla porta di vetro.

Migliaia i messaggi di supporto che sono arrivati dai fan del brand che ha filiali in tutta Italia e all’estero. Tanti i post della gente comune: “Una bomba contro di lui è una bomba contro tutti noi. Contro chi non vuole rassegnarsi e non intende abbassare la testa di fronte a questi delinquenti”, scrivono, altri: “Non mollare”. Tantissimi i messaggi di solidarietà e le reazioni della politica da parte di tutti gli schieramenti anche perché Sorbillo è un imprenditore che ha esportato l’arte dei pizzaioli in tutto il mondo.

Sul posto sono arrivati gli uomini della Polizia scientifica per tutti i rilievi del caso e le indagini sono coordinate dalla Dda di Napoli. Al vaglio vi sono le immagini delle telecamere che sono presenti nella via e quelle del locale. L’ipotesi più probabile il racket: “Non ho avuto richieste, hanno colpito un simbolo di legalità e rinascita: una bomba contro di me per avvertire tutti, credo sia in corso una guerra per nuovi equilibri tra clan, sembra una dimostrazione di forza, se lo abbiamo fatto a Sorbillo lo possiamo fare a tutti” dichiara il titolare Gino Sorbillo.

Continua il pizzaiolo: “Abbiamo riempito Napoli con il nostro lavoro, il nostro talento, il turismo. Ci siamo adoperati attraverso rete e social per comunicare una città diversa, forse hanno voluto attaccare un simbolo di questa rinascita, questa bomba è un messaggio di intimidazione verso gli altri che hanno anche una minore capacità di rialzarsi rispetto a me. Non c’è stato alcun segnale, avrei denunciato subito, collaboro con le forze dell’ordine e sono anche un presidio per il territorio. Lavoro lì da 24 anni”.

Gli inquirenti devono raccogliere le prime informazioni e indirizzare l’inchiesta. “Sono in contatto con sindaco e forze dell’ordine che stanno esaminando le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza” conferma Sorbillo. Nei video una persona si avvicina alla saracinesca della pizzeria, posiziona l’ordigno e scappa verso via Atri. “Chi ha messo la bomba non è fuggito verso la parte bassa della città, come ci si potrebbe aspettare – dice Sorbillo – ma si è dileguato in un vicolo, forse a bordo di un motorino. Io ho 24 telecamere in zona, tutti i commercianti hanno sistemi di videosorveglianza, credo che le forze dell’ordine possano individuare targa e tratti somatici”.

In attesa delle evoluzioni, il popolo si è stretto intorno al loro amico e pizzaiolo Gino Sorbillo con una voce unanime: “Andiamo avanti, non ci fermeranno”.

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