L’autunno è la stagione che dà inizio al primo freddo e mette in mostra dei paesaggi bellissimi con il cambiamento del colore delle foglie, che da verdi assumono varie tonalità di giallo, arancione, rosso, viola e marrone, assistendo così al fenomeno che dà origine ai noti colori autunnali il foliage.

Ma l’autunno ci regala anche uno dei frutti più buoni della stagione: le castagne, che troviamo nei boschi e nelle zone lontane dall’inquinamento cittadino, un frutto non solo buonissimo, ma un valido alimento per la salute, perché privo di colesterolo,  ricco di sali minerali, fosforo, calcio, ferro, potassio e fibre utili per la regolare attività intestinale. Le castagne sono consigliate in caso di anemia per il contenuto di acido folico e sono molto utili per anziani e bambini dopo un’influenza, perché aiutano a rinforzare il sistema immunitario e a ripristinare le energie. Si possono preparare in tanti modi, bollite, arrostite, al forno e utilizzarle come ingredienti per tante gustose ricette, ma le castagne sono anche protagoniste di alcune leggende per affascinare non solo i bambini.

Eccone alcune molto carine da leggere al calduccio con un bel plaid e davanti a delle profumate castagne.

  • La leggenda delle castagne e della Fata Verde

Si narra che tanto tempo fa l’albero di castagno fosse tanto triste, perché non aveva frutti da donare ai bambini e allora chiese alla Fata Verde di poterne avere come gli altri alberi e lei gli promise che avrebbe provveduto per l’anno successivo. Accadde però che, alcuni giorni dopo, una famiglia di ricci, per salvarsi da un branco di cani che li inseguiva, si nascose tra i rami del castagno, il quale riuscì a proteggerli evitando che venissero mangiati. Quando alla Fata Verde giunse la notizia del salvataggio del castagno, subito decise di ricompensarlo per la sua buona azione, regalandogli tanti frutti racchiusi proprio in piccoli ricci: le buonissime castagne. 

  • La leggenda dei ricci e le castagne

In un bel bosco di montagna viveva un tempo una famiglia di ricci, mamma, pappa e i loro piccolini. Nei dintorni della loro casa c’era un albero di castagne, ma ogni giorno arrivava un gruppo di scoiattoli affamati per cibarsene. Un giorno, mentre la famiglia dei ricci passeggiava nel bosco, sentì delle lamentele e avvicinandosi all’albero, scoprì che erano le povere castagne disperate perché ogni giorno arrivavano gli scoiattoli per mangiarle. Allora i ricci decisero di aiutarle escogitando un bel piano: le castagne si sarebbero nascoste nei ricci all’arrivo degli scoiattoli così sarebbero state protette. Così fu, perché quando i roditori arrivarono si punsero e scapparono via senza tornare più. Ecco perché, ancora oggi, le castagne per proteggersi dai nemici mantengono il loro riccio.

  • La leggenda di Dio, il diavolo e delle castagne

Quest’ultima leggenda ha un carattere più religioso e racconta la storia degli abitanti di un piccolo paese di montagna, così tanto poveri da pregare ogni giorno Dio perché non avevano nulla da mangiare. Allora il Signore avendo compassione per loro decise di regalargli un maestoso albero, il castagno, così da potersi nutrire dei buoni e nutrienti frutti che quest’ultimo produceva. Ma come al solito il diavolo si intromise rinchiudendo i frutti in un riccio pieno di spine, così da impedirne la raccolta. Allora ancora una volta gli uomini chiesero aiuto a Dio, che scese dal cielo e con il segno della croce sul castagno fece improvvisamente aprire i gusci, permettendo alle castagne di uscire ed essere raccolte. Da quel momento ogni autunno, i frutti degli alberi di castagne si aprono a croce e cadono per poter essere raccolti e gustati da tutti.

 

FONTE.greenme.it
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