Sabato 19 novembre, alle ore 19.30, il celebre pianista, compositore e direttore d’orchestra Antonio Fresa si esibirà in un concertodi natura votiva” dedicate a San Gennaro, le cui musiche, in seguito, fungeranno da soundtrack per la nuova audioguida prodotta dall’azienda D’Uva, che da più di un anno ne gestisce il Tesoro.  Ad affiancarlo – nell’interpretazione di “San Gennaro mio putente” – la cantante Pietra Montecorvino, il cui compito è quello di “narrare cantando” la litania nella quale le “parenti” del Santo gli si rivolgono così che possa compiere il miracolo.

Ma, all’interno della Cappella del Tesoro, tra influenze classico / contemporanee, combinate a sonorità minimali e frammenti di natura jazzistica, vi saranno anche i seguenti brani:

  1. Le Ampolle: Eusebia, nutrice di San Gennaro, ne raccoglie il sangue nella profonda desolazione della Solfatara, dopo che questi è stato decapitato
  2. O Re Scugnizzo: un’immersione nella tradizione, nella cultura cosmopolita e nel folklore tipicamente napoletano
  3. 1527: il 13 gennaio del 1527, il popolo napoletano decide di impegnarsi solennemente con il voto in un “contratto” tra la città e il suo Santo Patrono
FONTEansa.it
Articolo precedenteL’ex convento di Sant’Anna a Capuana convertito in una casa dei bambini
Articolo successivoAll’Università Vanvitelli una nuova procedura contro i tumori