Sul finire della scorsa settimana, la storica Libreria Tullio Pironti dell’omonimo pugile & editore, è stata definitivamente sfrattata, in quanto i proprietari dell’immobile ne hanno preteso la restituzione. Di nuovo, un importante pezzo di storia della città di Napoli che meritava di essere tutelato se ne va nell’indifferenza delle istituzioni. Poco alla volta, si assiste alla triste trasformazione di Port’Alba da rinomato quartiere legato alla cultura e ricco di storia, a mera zona commerciale piena unicamente di bar, paninoteche, kebabberie e ristoranti.

Di contraltare a tale scenario, la decisione di intitolare una parte del largo Port’Alba a Pironti, deceduto quasi due anni fa nella sua casa di via Toledo, ad ottantaquattro anni. Famoso in quanto considerato uno tra i pilastri della cultura napoletana, è ricordato per aver fatto scoprire un gran numero di capolavori della letteratura al pubblico italiano. Fra gli autori da lui portati alla ribalta nel nostro paese il premio Nobel egiziano Nagib Mahfuz e Giuseppe Marrazzo, autore de Il Camorrista, dedicato alla storia di Raffaele Cutolo e che lui pubblicò.

FONTEvesuviolive.it
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