Quasi quattro anni fa, un incendio scoppiò a Notre Dame, nel cuore di Parigi. Un disastro che quasi portò alla distruzione di una parte della cattedrale, da tempo un simbolo storico internazionale. Nel corso di alcune operazioni di manutenzione e di recupero, un team di archeologi ha recuperato in un transetto due bare di piombo ben nascoste, sagomate e concave. Riemerse dalle sue “viscere” durante i lavori di restauro – ad opera del Drac Île-de-France e dell’Inrap – che hanno permesso di studiare aree interne ricche di reperti eccezionali, che saranno studiati dall’Istituto Forense dell’Ospedale Universitario di Tolosa.

Nei loculi ormai erano presenti solo due scheletri, insieme a un’iscrizione che sembra confermare come i defunti fossero delle persone importanti. Il primo era un ricco prelatoAntoine Del Canon – che aveva preso parte economicamente ai lavori di ristrutturazione di Notre Dame nella metà del 1600. L’altro è ancora anonimo ma, nei pressi del suo cranio, vi erano numerosi resti di foglie e fiori, che potrebbero alludere a uno status di natura aristocratica: forse un nobile cavaliere.

FONTEtecnologia.libero.it
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