Tra la pandemia del Coronavirus e i Decreti governativi per salvaguardarci è passata una notizia in secondo piano, che potrebbe ulteriormente inorgoglirci sulla nostra Napoli e i noistri concittadini.
Durante il Carnevale di Venezia, all’ombra della misteriosa città, tra colori e feste, maschere e turisti hanno sfilato prima della chiusura e il blocco a Venezia le maschere del 2020.
Tantissime sono state le persone che con i loro costumi ci hanno immerso in quel momento da sapore antico e surreale, e hanno partecipato al concorso che premia le migliori del Carnevale di Venezia dedicato quest’anno al tema dell’Amore, del Gioco e della Follia.
Una sfilata che nelle strade della città hanno portato sorriso, curiosità ed lieve allegria tra i passanti e i turisti e come è di consuetudine la domenica, si è effettuata la finalissima. L’evento prevede la premiazione delle maschera più belle, più a tema e più originali, dopo le qualificazioni del sabato precedente.
L’anno scorso hanno vinto dei napoletani e quest’anno nella sezione e categoria “La maschera più bella” è andata a due napoletani.
Due ragazzi partenopei: Chiara Esposito e Riccardo Baratti di dodici anni, che sino sono presentati con le “Ceramiche di Capodimonte”.
Entrambi frequentano la 2^ media, con Chiara presso la  scuola Guido Dorso di San Giorgio a Cremano e Riccardo presso l’Istituto Comprensivo  Amedeo Maiuri di Napoli.
i due ragazzi hanno raccontato di essere amici da sempre, che condividono le passioni dei ragazzini della loro età: come la musica pop, l’uso del computer e dei cellulari, chi ama la danza e chi il calciio, insomma due semplici giovani.
Dopo una visita a Capodimonte ed amando il Carnevale di Venezia, hanno avuro l’idea delle Ceramiche e l’hanno pproposta ai loro genitori, con l’intento di rappresentare la loro amata città.
La giura, composta da tecnici del settore, ha amato il loro travestimento, simbolo delle meravigliose produzioni artigianali che a partire dalla seconda metà del  ‘700 hanno reso Napoli la capitale di straordinari oggetti in porcellana o ceramica.
Gli abiti sono stati realizzati dal sartista Angelo Poretti, ed hanno riprodotto fedelmente una scena delle simboliche statuine in porcellana realizzate dalla Real Fabbrica di Capodimonte. L’ idea è stata ritenuta originalissima ed ha raccolto ampi consensi da parte della giuria e del pubblico e quindi il meritato premio “Maschera più bella del Carnevale di Venezia 2020”.
I due ragazzini, dopo la vittoria (e per la nostra città è il secondo anno di seguito), sono stati assaliti da fotografi e dai curiosi ed hanno terminato la loro giornata concedendosi una meritata cioccolata a piazza S. Marco.
Sfortunatamente il loro meritato premio è passato silente per gli avvenimenti drammatici di questi giorni, ma tributare la loro vittoria in questo momento diventa un piccolo gesto che ci inorgoglisce ma soprattutto ci allieta e mette gioia.
Articolo precedente‘o Purtiere e’ Palazzo… Reale
Articolo successivoNapoli-Cardarelli: “Eroi” del nostro tempo