Dalla Commissione sugli stupefacenti dell’ONU, in queste ultime ore, è giunta la conferma definitiva riguardo la rimozione della cannabis dalla tabella IV della Convenzione del 1961 sulle sostanze stupefacenti – nella quale compaiono oppioidi pericolosi e altamente dipendenti, tra cui eroina e cocaina – e il suo inserimento nella tabella I.
Anche se rimarrà soggetta a tutti i livelli di controllo della Convenzione, la strada della ricerca scientifica nell’uso terapeutico della cannabis – il cui utilizzo nel trattamento del morbo di Parkinson, della sclerosi, dell’epilessia, del cancro e del dolore cronico è stato ampliamente dimostrato – potrà procedere anche in altre patologie “pericolose”.
In precedenza, l’Organizzazione Mondiale della Sanità – nel 2019 – aveva suggerito la sua rimozione dalle sostanze pericolose, date le sue proprietà terapeutiche ormai riconosciute, sdoganandola sul piano internazionale e rendendo concreta, finalmente, la sua regolamentazione a un livello di tipo europeo ed internazionale.