Affrontare le conseguenze di violenze di qualunque natura non è facile per coloro che ne sono state vittima.
Si tende a pensare che basti liberarsi dal fatto in sé per stare nuovamente bene, ma ciò che spesso è più difficile è liberarsi dal trauma e ricominciare a vivere.
Per aiutare questa fase difficile della vita di troppe donne, nel 2012 la Onlus E.v.a. ha deciso di fondare “Lorena, casa delle donne contro la violenza”.
La “casa” si trova in uno stabile confiscato alla camorra a Casal di Principe; al suo interno un laboratorio si occupa di reinserimento lavorativo di donne in stato di difficoltà.

Dopo alcuni anni dalla fondazione della “casa delle donne”, la dirigenza della Reggia di Caserta ha deciso di collaborare con E.v.a. per un progetto di economia circolare volto a produrre e commercializzare la “Marmellata delle Regine”.
Grazie a questa iniziativa sarà possibile sfruttare l’abbondante produzione di arance della Reggia, prima destinate al macero, per produrre marmellata nel laboratorio “Le Ghiottonerie di Casa Lorena”, della Onlus.
Grazie al ricavato del loro lavoro, le ex vittime potranno aiutare chi ancora non è riuscito a liberarsi dalla violenza.
Oltre a ciò, il progetto permetterà anche di creare un precedente per un più vasto coinvolgimento della società e della comunità all’interno dei luoghi simbolo del territorio, che troppo spesso finiscono per rappresentare solo un’occasione di lucro.
Infine, come ha detto in un’intervista la direttrice della Reggia di Caserta Tiziana Maffei, l’iniziativa permetterà al complesso di avvicinarsi agli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite (in particolare si contribuirà a ridurre i rifiuti).

La prima raccolta delle arance è già avvenuta nei mesi di gennaio e febbraio e, già da alcuni giorni, è possibile acquistare la “Marmellata delle Regine” online.
Attualmente la Reggia di Caserta è chiusa a causa delle limitazioni imposte dal Covid, ma, con la riapertura, sarà possibile acquistare la marmellata anche all’ingresso del complesso monumentale.

FONTEFonte: ANSA.it Fonte immagine: pixabay.com
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