Enel e Fondazione Symbola, di recente, hanno reso di pubblico dominio il rapporto denominato “100 Italian robotics and automation stories“, nel quale vengono elencati i progressi che si sono verificati nel settore “mecha” da parte delle imprese italiane.
In termini di cifre, si parla di 104 mila imprese impegnate nella filiera robotica – all’incirca il 10% in più di cinque anni fa – con 429 mila addetti che operano in tale settore, gran parte dei quali nell’area di Milano – si conta che siano più di un quarto – o nelle sue zone limitrofe.
Sempre a Milano, a rappresentare il settore, vi è il Ddp lo studio di design che ha sviluppato, in collaborazione con l’Inail e l’Iit, la protesi Hannes, che ha consentito a chi l’ha sperimentata, di recuperare il 90% della funzionalità della mano persa in precedenza.
A Pisa, nella Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna, ha sede l’Istituto di BioRobotica, noto per aver creato, grazie al network UE di laboratori specializzati in tale ambito, il robot polpo costruito con materiali morbidi – a partire dallo studio dei movimenti dell’animale – impiegato per ispezionare i fondali marini alla ricerca di microplastiche.
L’istituto italiano di Tecnologia (Iit), invece, è stato in grado di dar vita al Plantoide, un robot che, preso spunto dal mondo vegetale, è dotato della capacità di reagire agli stimoli esterni, allo scopo di raccogliere dati ambientali per tutelare la natura e gli habitat vegetali.
Tra le unità robotiche sviluppate finora nel nostro paese meritano una menzione dispositivi autonomi volanti come Pop.up next che dovrebbero essere utilizzati per decongestionare il traffico urbano e pony express robotici del calibro di Yape, così da consegnare pacchi sostenibili.
Infine, per favorire l’agricoltura, robot contadini come Pantheon, che dovrebbe occuparsi di migliorare la qualità delle coltivazioni create dall’uomo, grazie a droni e sensori appositamente sviluppati per tale uso.
In base alle evoluzioni tecnologiche, il mondo ipotizzato da Isaac Asimov potrebbe essere destinato a diventare realtà; ma l’uomo, sarà in grado di vivere al suo interno?