Alcune ore fa, l’isola di Taiwan è stata devastata da un terremoto di magnitudo 7.4, provocando una dozzina di morti, quasi cento dispersi e più di ottocento feriti. Gli esperti hanno individuato l’epicentro del sisma a quasi una ventina di km dalla città di Hualien, a sud della capitale Taipei. Dopo il terremoto, sarebbero avvenute più di cento scosse di assestamento, sia in mare che nella zona continentale cinese, venendo percepite anche a Shanghai. I tunnel Jinwen e Daqinqshui – coinvolti nelle scosse insieme al tunnel Chongde del parco nazionale Taroko – sono rimasti isolati dalle frane e in attesa dei soccorsi dei vigili del fuoco nei riguardi di coloro che vi erano presenti nel weekend festivo. Autorità locali e media parlano dei danni subiti da numerosi edifici – come pure alle strade, con la circolazione ferroviaria interrotta in tutto il Paese – mentre scarseggia l’energia elettrica e quasi centomila famiglie ne sono rimaste prive. L’esercito risulta impiegato nelle operazioni di salvataggio di chi è rimasto intrappolato tra le macerie, mentre il resto del mondo sembra prepararsi a fornire tutta l’assistenza necessaria.