Da un paio di giorni, infuriano le polemiche sul sistema di sicurezza della diplomazia italiana, dopo il “fattaccio” che ha coinvolto Giorgia Meloni. Il 18 settembre scorso, la premier si è ritrovata coinvolta in una conversazione telefonica con un diplomatico dell’Unione africana; invece, al telefono vi erano cui due comici russi – Vovan & Lexus – che hanno intavolato una discussione sulla guerra in Ucraina e la gestione dell’immigrazione. Per più di un mese, la vicenda è stata tenuta segreta – per evitare di compromettere le indagini – ma ora la “bomba” è esplosa, mettendo in luce i presunti problemi di sicurezza a Palazzo Chigi. Non si sa se si tratta di un’operazione dei servizi segreti russi, ma si parla di un “potenziale errore umano” dell’ufficio del Consigliere diplomatico della presidente del Consiglio dei ministri, che sarebbe stato “abilmente manipolato” per perpetuare tale vile azione a danni di un premier europeo.
