Chi conosce bene Forcella, i suoi abitanti e la loro voglia di riscatto sociale sa bene che la Scuola – e sopra ogni altra la “Ristori” – nel quartiere rappresenta un avamposto di legalità, un luogo dove essere accolti, coltivati nelle proprie potenzialità, educati all’amore per il bello ed al rispetto verso il mondo intero.
Qui lavorano, ogni giorno, insegnanti che si spendono silenziosamente per rendere migliore la nostra società, individui che dedicano ai ragazzi la loro esistenza, che si esaltano per ogni loro conquista e che si struggono per ogni fallimento. Persone ignote ai più, che rifuggono la fama e la notorietà, ma che vivono la loro missione con senso di responsabilità, permeando ogni azione di passione e cura verso gli altri.
Grazie a questo duro e continuo lavoro, la scuola diventa “famiglia” e la famiglia si affida alla scuola come il figlio al padre.
Oggi la famiglia della “Ristori” vive un lutto gravissimo: viene a mancare Salvatore Lucente, 55 anni, vicepreside dell’Istituto Comprensivo. Figura snella e distinta, ogni mattina pronta ad accogliere schiere di ragazzi ancora assonnati, con voce squillante e sguardo paziente. Fino a ieri, un punto fermo della Scuola, da anni riferimento forte per colleghi, alunni e genitori. “Un maestro di vita” per gli alunni, “Anima della scuola” per i genitori.
I colleghi, sgomenti, piangono Salvatore, l’uomo, con la sua grande forza e le sue fragilità. Ricordano i lunghi Collegi, le interminabili discussioni, la disponibilità sempre dimostrata, lo spirito diplomatico; ne sentono ancora rimbombare la voce impetuosa nei corridoi e nei cortili. Sempre presente, gioioso e cordiale, innamorato del sole, del mare e di Positano.
Si stringono a Laura e alla famiglia in questo momento di smarrimento e domandano maggior riserbo in merito alle vicende personali. Chiedono che Salvatore Lucente, il Vicepreside della “Ristori”, possa essere ricordato solo e sempre per la grande signorilità, l’allegria e la generosità, per l’esempio di onestà e di correttezza che è sempre stato e per tutto quanto di bello e di importante ha saputo trasmettere ai suoi alunni.
Ciao, Caro Salvatore.
di Paola Ferrari
foto copertina: facebook