Le pesche sono frutti dissetanti e poco calorici, ma hanno anche il potere di ringiovanire. La pianta maestosa appartiene alla famiglia delle Rosacee, la stessa di mandorlo, ciliegio, pero, susino e biancospino. La loro maturazione avviene tra la prima e la seconda decade di maggio. A luglio troviamo sui banchi ortofrutticoli tutta la varietà di forme e colori che caratterizzano le diverse colture con la buccia vellutata o liscia, la polpa bianca, gialla o rossa, pronte a sostenerci nelle calde giornate estive, forti del loro contenuto di acqua che arriva quasi al 90%, e del mix di sali minerali sgonfianti come il potassio.
Hanno un indice glicemico basso
Sapore zuccherino, basso IG, presenza di fibra insolubile e capacità di stimolare la liberazione dei succhi gastrici le rendono frutti mirabili per le proprietà depurative, diuretiche e lassative. Per la ricchezza di fibre, unita all’indice glicemico basso, sono l’ideale per soddisfare la voglia di dolcezza senza far impennare la glicemia. L’abbinamento migliore in questo caso è con lo yogurt bianco, ricco di proteine che abbassano ulteriormente l’indice glicemico.
Contengono vitamine immunostimolanti
In esse si trova anche la vitamina C (potente antiossidante e nutriente che permette l’assorbimento del ferro) e una buona percentuale di betacarotene, un precursore della vitamina A e fra i più importanti carotenoidi, preziosi per la salute di occhi e pelle. L’effetto più importante di queste vitamine è di potenziare le difese immunitarie e di stimolare la rigenerazione cellulare proteggendo in particolare la pelle dall’attacco dei raggi UV e contrastando l’ossidazione della melanina.
Sceglile bene per evitare i veleni
La buccia purtroppo è solitamente ricca di antiparassitari, usati in abbondanza poiché il pesco è facilmente attaccabile da parassiti e piccoli insetti. Tutta la famiglia delle pesche in generale, e le nettarine in particolare, si classificano al secondo e terzo posto nella dozzina più contaminata dai pesticidi: la positività ad almeno una sostanza dannosa è del 98%. Secondo le analisi del Ministero dell’Agricoltura Americano, molti pesticidi persistono sulle bucce dei frutti anche dopo averle lavate bene, così come sulla polpa anche dopo averla sbucciata. Se si vuol essere certi di consumare prodotti non inquinati chimicamente bisogna rivolgersi a coltivatori che fanno agricoltura biologica.
Fonte articolo & foto:https://casabenessere.wordpress.com/2017/07/25/pesche-superfood-per-il-ringiovanimento, pixabay.com, 25 luglio 2017