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Zorba Il Greco

Nascita di una bizzarra amicizia tra un giovane e un vecchio

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La Grecia.

Uno Stato dell’Europa meridionale, sito sul lembo meridionale della penisola balcanica, il cui tratto peninsulare confina a nord con Albania, Macedonia del Nord, Bulgaria e Turchia, e venendo bagnato sugli altri lati dal mar Egeo, dal mar Ionio e dal mare di Creta, il cui stato viene considerato come l’ideale successore della civiltà micenea e dell’antica Grecia, culla della civiltà occidentale e patria della prima democrazia, della filosofia, dei principi artistico / geometrici e dei Giochi olimpici, la cui eredità è stata portata avanti dalle moderne Olimpiadi.

Il suo popolo è noto per la sua complessa storia e le sue tradizioni sia antiche che recenti, come il sirtaki, basato sull’integrazione e la rielaborazione della danza tradizionale greca Hasapiko, diventando una delle attrazioni culturali maggiori, come se si trattasse davvero di una componente autentica della cultura greca, con ritmo in principio lento e sincopato, che va via via sempre più accelerando. Un omaggio indiretto a questa danza e altre sue tradizioni  è il film del 1964 Zorba Il Greco, diretto dal regista cipriota naturalizzato greco Michael Cacoyannis e basato sull’omonimo romanzo dello scrittore Nikos Kazantzakis, che vanta una delle migliori interpretazioni di Anthony Quinn, meritevole di un oscar.

Basil, uno scrittore inglese di origini greche, sta tentando di rimettere in funzione una miniera che ha ereditato e situata sull’isola di Creta. E, nel corso del viaggio per raggiungerla fa la conoscenza di Alexis Zorba, un vecchio greco pieno di vitalità e innamorato della vita, incostante negli affetti e nelle azioni, e di cui rimane affascinato, scoprendo le gioie della vita, ma con esiti tragici, quando la vedova di cui finirà per innamorarsi morirà a causa di una “vicenda d’onore”. Purtroppo, il progetto sviluppato dall’iglese per il recupero della miniera non andrà a buon fine, in quanto Zorba, inviato in città per procurare materiale per costruire una teleferica, finirà per darsi alla bella vita, e facendo ritorno senza di esso. Ma ciò non scalfirà che superficialmente la sua determinazione nell’affrontare la vita con passione e ottimismo. Alla fine, Basil gli annuncerà la sua partenza e la promessa di riuscire a ritrovarsi un giorno, chiedendogli di insegnargli il sirtaki, nella speranza di ritrovarsi un giorno e di ballarlo insieme.

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