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Una gita ai Castelli Romani

Diario di una domenica tra natura e storia

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Nella ricorrenza del Corpus Domini, in molte città italiane, per le strade cittadine, si svolge la tradizionale “Infiorata” che sono quadri preparati con petali di fiori, foglie ed altro, perlopiù a carattere religioso e che servono da tappeto alla successiva processione dell’ostia consacrata.  I castelli romani hanno una tradizione centenaria dell’Infiorata e particolarmente famosa è quella di Genzano, tra le più antiche che si ricordi (come riportata dalla data sulla targa dedicata al suo ideatore, don Arcangelo Leofreddi).

Quest’anno, la tradizionale infiorata di Genzano, si effettuerà nei giorni 10 e 11 Giugno, però è stata allestita lo stesso una infiorata per i ragazzi, che ha visto il contributo delle varie scolaresche, gruppi e associazioni giovanili, per la realizzazione di quadri che hanno come tema proprio i ragazzi e le loro problematiche.

 

A pochissima distanza da Genzano, si trova Rocca di Papa, un delizioso borgo, sempre dei castelli romani, a 700m slm. Anche qui, associazioni, gruppi, scuole e la cittadinanza tutta, hanno preparato degli splendidi quadri su problematiche quali il lavoro, la famiglia, la società, lungo una stradina del borgo che declina verso una piazzetta del centro storico.

In mezzo, tra Genzano e Rocca di Papa, si trova Nemi, una frazione del comune di Velletri, nota per la bellezza del suo lago,

        sicuramente di origine vulcanica e per alcune vestigia di epoca romana, come il tempio di Diana o il ritrovamento di alcune navi che sarebbero sicuramente servite per i giochi degli antichi romani sul lago, visto la notevole distanza dal mare e senza corsi d’acqua nelle vicinanze. Purtroppo non è stato possibile accedere a queste vestigia, dato che era in corso, in tutto il territorio cittadino, la “Sagra della Fragola” di cui Nemi è una forte produttrice ed è per questo chiamata la “Città delle fragole” È inutile dire che è stato possibile gustarle in tantissimi modi, sia come dolci che come liquori e, personalmente, ho molto gradito uno straordinario Tiramisù di fragole e panna, con una crema al caffè davvero deliziosa.  Nella splendida chiesetta, ovviamente di architettura romanica dedicata all’Assunta, fa bella mostra di se, una splendida pala d’altare restaurata, che è datata tra il 1400-1500, opera di un artista locale, tale Antoniazzo Romano e che rappresenta il Cristo seduto tra S.Giovanni Battista e S.Giovanni Evangelista, come unione tra il vecchio testamento (rappresentato dal Battista) e il Nuovo Testamento (rappresentato dall’evangelista).

In questi luoghi si intrecciano storia, cultura, natura ed arte e lasciano sicuramente un bellissimo ricordo in chi è desideroso di scoprire posti e tradizioni di cui, forse, ha solo sentito parlare.

 

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