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Spunta la testa di Augusto dopo il dentino di un bambino di 600 mila anni fa. Dove?

In Molise durante gli scavi in via Occidentale

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Meravigliosa scoperta durante gli scavi in una delle strade che lambiscono il centro storico di Isernia, dove è spuntata una testa in marmo dell’imperatore Augusto.
A dare l’annuncio è stata la Soprintendenza archeologica Belle Arti e paesaggio del Molise, che sulla pagina Facebook ufficiale ha redarguito tutti coloro che avevano dato vita a polemiche in merito alle prescrizioni per l’area a causa del crollo di un muro; sottolineando che dietro le mura di una città ci sono la città e la sua storia, che non si possono perforare con una palificata di cemento.

I lavori di scavo furono avviati 8 anni fa dopo la caduta delle antiche mura a seguito di un violento temporale, e il progetto tanto criticato, prevedeva fino a qualche giorno fa la ricostruzione del muro in questione, ma l’intervento degli archeologi ha portato alla luce la nuova scoperta.

Numerose le ipotesi legate al ritrovamento, ovvero che sotto il terreno siano nascosti resti di un antico tempio dell’età Imperiale, oppure un altro luogo di culto. Tutte le possibilità sembrano valide, anche perché la città è tra i primi insediamenti Paleolitici documentati in Europa, e fu sede di una fiorente città Sannitica, capitale della Lega Italica e successivamente Municipium Romano.

La città Molisana non è nuova a ritrovamenti così importanti, perché la testa di Augusto rappresenta la seconda scoperta nel giro di pochi anni, infatti nel Museo nazionale del Paleolitico della città, è custodito il dentino di un bambino (del paleolitico) vissuto 600 mila anni fa e si tratta del reperto umano più antico d’Italia.

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