Un team dell’università del Queensland e di Sydney, in una grotta del Borneo Indonesiano, ha ritrovato i resti dello scheletro di un bambino a cui fu amputata una delle gambe. Da quanto emerso finora, il “piccolo” ha subito un taglio netto e preciso, e la rimozione dell’arto doveva essere avvenuto per un’infezione dovuta a qualche malattia o ferita. La sua guarigione “in sicurezza” – risalente a più di trentamila anni fa – fu dovuta alle grandi qualità medicinali delle erbe, grazie alle quali fu possibile evitare “infezioni pericolose”.
Scoperta in Borneo la prima “sala operatoria” della storia
La prima “esecuzione in campo medico” in una grotta