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Queimada

Quando l’oppressione genera la rivoluzione

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Il colonialismo.

L’espansione di una nazione su territori e popoli posizionati all’esterno dei suoi confini, allo scopo di facilitare il proprio controllo economico su risorse e commercio, avvenuto con il dominio coloniale di numerosi Stati europei su paesi extraeuropei lungo l’età moderna, per via delle esplorazioni geografiche europee, e che condussero alla nascita dei movimenti anticoloniali, che riuscirono a riprendere il controllo dei propri luoghi d’origine nel corso del XX secolo. Gillo Pontecorvo, in precedenza acclamato regista de La Battaglia di Algeri, avvalendosi della recitazione “controversa ma superba” di Marlon Brando, espone una più che dura critica al colonialismo, con rimandi allusivi alla Guerra del Vietnam, alla rivoluzione cubana e al marxismo in alcun modo velati, in quello che in molti giudicano l’epitome di una stagione del cinema impegnato in potenti passioni civili e di slanci libertari: Queimada.

William Walker, agente inglese sotto copertura diplomatica, viene incaricato di fomentare la rivoluzione borghese nell’isola di Queimada, nelle Antille, per toglierla dalle mani del governo portoghese, così che l’Inghilterra possa prenderne possesso per ampliare i suoi traffici marittimi e commerciali. Sfruttando il calcolo freddo e razionale delle conseguenze e dei vantaggi, riesce a scatenare gli schiavi dell’isola, grazie alla leadership di José Dolores, da lui indottrinato ideologicamente, senza riuscire a fermare, in seguito, il valore primordiale da poco riscoperto della libertà, per il quale lui e gli altri sono pronti a versare sangue e dolore.

Incapace di comprendere quello che accade, a causa del sentiero da lui percorso, sempre più stretto e contorto, e di riconoscere che le idee portanti della sua civiltà sono soltanto una copertura per interessi economici, Walker, da sempre privo di un qualunque ideale che possa giustificare le immani sofferenze della guerra, guiderà le forze antirivoluzionarie alla vittoria contro i rivoltosi. Alla fine, Dolores morirà impiccato sulla forca, ricordato dagli schiavi come un eroe che ha dato la vita per loro e come un esempio da seguire, mentre lui perirà colpito a morte da una pugnalata mortale da parte di un rivoluzionario, non comprendendo di aver dato vita al risveglio di un popolo.

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