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“La grande magia” in scena al Teatro Stabile di Napoli

Dal capolavoro di Eduardo a Shakespeare, da Pirandello a Jane Austen

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Il teatro Stabile di Napoli, che da diversi anni ha acquisito il riconoscimento di Teatro Nazionale, rappresenta i suoi spettacoli nei Teatri Mercadante e S.Ferdinando.

La grande magia di Eduardo

La stagione in corso (2019-2020) è stata intitolata La grande magia e prende il titolo dal capolavoro Eduardiano, scritto nel 1948. Lo stesso Eduardo dichiarò, in occasione della prima rappresentazione, proprio al Teatro Mercadante il 12 dicembre 1949, ebbe a dichiarare: “Ho voluto dire che la vita è un giuoco e questo giuoco dev’essere sorretto dall’illusione, la quale a sua volta dev’essere alimentata dalla fede. Ogni destino è legato al filo di altri destini in un giuoco eterno nel quale non ci è dato di scorgere se non particolari irrilevanti.”

L’attuale rappresentazione, avvenuta tra ottobre e novembre dell’anno scorso, è stata diretta da un regista prestigioso quale lo spagnolo Lluìs Pasqual, artista poliedrico da sempre affascinato dal tema dell’illusione teatrale e si è avvalsa dell’interpretazione di attori teatrali eccellenti quali Claudio Di Palma e, soprattutto, Nando Paone, artista pienamente maturato e dalle eccellenti performance recitative, dopo le tante esperienze da grande caratterista nelle commedie e nei film di Vincenzo Salemme.

Il tema della magia è  ritornato in altre prestigiose rappresentazioni della stagione 2019-2020: La tempesta” di Shakespeare si è avvalsa della magistrale interpretazione di Eros Pagni, “I Giganti della montagna” di Pirandello, diretto e interpretato da Gabriele Lavia, “Il maestro e Margherita” di Michail Bulgakov, interpretato da un eclettico Michele Riondino e un suggestivo allestimento della scarpettiana “Miseria e nobiltà” con Lello Arena nei panni del “pluridecorato” Felice Sciosciammocca.

La stagione va avanti con grande partecipazione di pubblico, con Scene da Faust di Goethe, Edipo a Colono di Ruggero Cappuccio, liberamente ispirato all’opera di Sofocle, Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen e ancora un testo napoletano di Vincenzo Scarpetta, O tuono ‘e marzo, per passare disinvoltamente a Molière con il suo Tartufo e a Ibsen con Il costruttore Solness”.

Insomma, gli amanti del Teatro possono spaziare da un testo all’altro godendo di opere di grande spessore culturale.

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