L’ARWU – Academic Ranking of World Universities – una graduatoria internazionale ad opera della Shanghai Ranking Consultancy, ha dichiarato l’Università Federico II tra i migliori atenei sparsi nel mondo. Ad affiancarla in tale lista Cambridge e quattro università americane: Harvard / Stanford / California – Berkeley /Massachusetts Institute of Technology (MIT).
A garantirle l’entrata in questo “olimpo”, fattori come i premi Nobel e le medaglie Fields ad ex studenti (10%) o a ricercatori operanti in essa (20%) / il numero di “operativi” maggiormente citati su Clarivate Analytics (20%) / le valide pubblicazioni sulla rivista “Nature & Science” (20%) / le citazioni di pubblicazioni tecnologico-sociali (20%). A tali parametri vanno poi correlate le performance degli accademici, che donano un ulteriore parametro di produttività pro-capite (10%).
In ambito italiano, si piazza in quinta posizione a pari merito con le Università di Torino, Bologna e il Politecnico di Milano. Al primo posto la Sapienza di Roma, seguita dalle “colleghe” di Milano, Padova e Pisa. Dopo la caduta all’ultimo posto nella graduatoria del Censis, nel luglio scorso, ecco un giusto ribaltamento, che ne riconferma il prestigio e la grandezza che le è dovuta.
