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La costituzione di Sparta

Il grande Licurgo era un famoso legislatore di Sparta e a lui viene attribuita la costituzione aristocratica della città.

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Si sa che Sparta e Atene erano le antiche potenze della Grecia.

A Licurgo venne attribuita la costituzione aristocratica di Sparta, che, per formare cittadini forti, realizzava in realtà una specie di vita collettiva di tipo militare. Da questo tipo di vita erano bandite cultura ed arte. Ciò a Sparta era giustificato dall’esiguo numero di cittadini veri e propri che avevano tutti i diritti politici, cioè i Dori. È proprio per questo che Sparta non lasciò ai posteri quasi nulla nelle lettere e nelle arti.

Infatti di Sparta ricordiamo parecchi esempi di valor militare e di grande devozione alla patria. Il grande storico Plutarco descrive i tratti fondamentali di questa costituzione della “vita di Licurgo”.

Le novità di questa costituzione erano: l’istituzione del Senato, che si occupò delle cose più gravi, accanto ai due re; la divisione dei campi; i pasti in comune; una particolare educazione dei figli e le regole per le donne.

Quanto alla prima situazione, il Senato, i 28 anziani che lo componevano difendevano i re, di fatto impedendo al popolo di conquistare il potere, ma, nel contempo, difendevano anche il popolo, facendo in modo che il regno di Sparta non diventasse tirannide. Per la seconda istituzione, i cittadini spartani mettevano in comune le terre e le dividevano in parti uguali. Peraltro, Licurgo introdusse l’uso di monete di ferro di poco valore. I pasti in comune dovevano essere consumati con cibi comuni. La costituzione spartana incentivò le fanciulle nella corsa, nella lotta, nel lancio dei dardi, al fine che da esse nascessero dei figli robusti. I genitori non potevano allevare i loro figli, ma dovevano portarli dinanzi agli anziani delle tribù. Questi ultimi, se li trovavano forti, ordinavano che venissero allevati, altrimenti li mandavano presso una voragine presso il monte Taigeto. Da ricordare una curiosità: i bambini non dovevano essere fasciati, dovevano mangiare normalmente e venivano lasciati soli e al buio. Quando i fanciulli arrivavano all’età di 7 anni, dovevano essere distribuiti in compagnie, nutriti ed educati insieme e con le medesime regole. Apprendevano solo il necessario nel campo delle lettere. Ogni insegnamento doveva portare i fanciulli alla obbedienza, alla resistenza alla fatica, alla tenacia, e tutto per conseguire la vittoria. La disciplina era più rigorosa quando crescevano. I fanciulli dovevano ragionare con molto intendimento e poche parole: da ciò è venuto il termine “laconismo”. Ancora oggi, quando una persona è di poche parole, diciamo che è laconica.

Quindi possiamo comprendere quale rigidità fu prevista per gli Spartani, dal momento in cui nascevano. Per questo erano abituati ad una rigida disciplina militare che evidenziò più volte il loro attaccamento alla patria ed il loro valore: si pensi al fulgido esempio dei 300 Spartani, che, unitamente a circa 700 Tespiesi, per alcuni giorni riuscirono a fermare l’avanzata persiana al passo delle Termopili, a prezzo della loro stessa vita, sotto la guida di Leonida, che poi morì con loro.

 

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