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I film “pesanti” al tempo del coronavirus

quando la prospettiva cambia con la quarantena

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Quando nel nostro percorso di formazione personale, ci troviamo di fronte ad un certo cinema, penso al neorealismo o ad altre forme di cinema d’avanguardia, ci capita spesso di sentirci dire che quel film è “pesante” e non è il caso di vederlo.
Ora però, nella condizione eccezionale in cui ci troviamo, il tempo sicuramente non manca e, per molti, potrebbe essere un ottimo momento per impegnarsi nella visione di qualcuno di questi film.

In un mondo in cui il cinema ha una importanza centrale, ed è forse l’unica delle arti che ancora appassiona la maggioranza delle persone, è fondamentale imparare a valutare un buon film.
Questo è un aspetto poco considerato, ma chi di noi può dire davvero di saper vedere e saper giudicare un capolavoro del cinema?

Fortunatamente uno dei vantaggi della “settima arte”, e dei suoi aspetti più rivoluzionari, è che la sua stessa storia è perfettamente accessibile a chiunque.
E allora risalendo dalle pellicole dei fratelli Lumière, ai primi film storici (che erano motivo di grande prestigio per l’Italia giolittiana), transitando dal muto al sonoro, dal bianco e nero al film a colori, affrontando il neorealismo e i grandi registi americani, alla fine arriveremo a capire cosa c’è davvero dietro ad un grande film.

Certo questo non è un appello affinché qualche povero disgraziato veda tutti i film della storia, ma semplicemente perché il metro di giudizio nel valutare un film cambi dalla sua capacità di attirarci, alla sua bellezza e innovatività.
Tante delle rivoluzioni nel campo cinematografico sono passate per quelli che noi chiamiamo film “pesanti”, ma se guardiamo questi stessi film con gli occhi di chi viveva in quell’epoca sarà impossibile non rimanere stupiti. E chissà che, una volta usciti dalla quarantena, quella del cinema impegnato, non diventi per noi una vera e propria passione.

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