Dal governo del Sudafrica è stato dato un grande segno di civiltà grazie alla messa al bando degli allevamenti dei leoni tenuti in stato di cattività e destinati all’uso della caccia; la storica decisione – presa allo scopo di permettere la conservazione della fauna – non porterà, però, a mettere fine alla caccia dei suddetti allo stato selvatico.
Grazie al gruppo di esperti scientifici – che ha dimostrato come l’industria dei leoni in cattività ponga enormi e pericolosi rischi per la sostenibilità della conservazione dei felidi selvatici – il governo ha deciso di mettere al bando la riproduzione e il mantenimento dei leoni in cattività, ed ora occorre solamente la necessaria implementazione affinché diventi legge.
Per il Ministero dell’Ambiente del Sudafrica tutto ciò potrà porre fine all’allevamento e alla custodia dei felidi in cattività ai fini economici – un vero e proprio durissimo colpo alle lobby degli allevamenti – ed è prevista, inoltre, una nuova e massiccia moratoria per eliminare, in maniera definitiva, il commercio di ossa di questa specie.
Tale decisione – dettata dall’esistenza di centinaia di strutture in cui vengono allevati grandi felini in angusti recinti e gabbie, in condizioni terrificanti – servirà pure a mettere fine alla barbara vendita dei cuccioli – che vengono separati dalle loro madri pochi giorni dopo la nascita, mentre le femmine sono costrette a ritmi riproduttivi estenuanti – viene vista come un importante passo avanti per la tutela dei felidi.
In futuro, si spera, la creazione di una legge che impedisca ai cacciatori di poter continuare a cacciarli liberamente e legalmente nel loro habitat naturale, prima che per loro inizi il cammino che porta all’estinzione di una determinata specie.
Fonte articolo: environment.gov.za
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