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Devil – Rinascita

Un Uomo Senza Speranza È Un Uomo Senza Paura

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Devil & Frank Miller.

Un binomio che ha contraddistinto gli anni ’80, dato che sulle pagine de L’Uomo Senza Paura l’autore del Maryland ha potuto mostrare quanto valeva, ricreando il personaggio attraverso validi comprimari come Elektra / Stick / Ben Urich, avversari urbani pericolosi del calibro di Bullseye & Kingpin e un’atmosfera hard-boiled che da allora è diventato un tratto distintivo del personaggio, con l’inconveniente che gli autori successivi, seguendo il suo solco, hanno trascurato il pantheon di avversari del personaggio invece di potenziarlo e rinvigorirlo, oltre a  sfruttare poco il suo background di avvocato in chiave legal thriller; in tal senso, bisogna essere grati ad autori come Ann Nocenti, Karl Kesel e Mark Waid, che hanno scelto strade diverse nei loro cicli.

In Rinascita, Frank Miller, coadiuvato magistralmente da David Mazzucchelli, con il quale realizzerà, in seguito, Batman: Anno Uno, ci mostra come Kingpin, scoperta l’identità segreta del suo nemico, decida di distruggerlo nell’ombra, facendolo radiare dall’albo degli avvocati per una falsa accusa, per poi privarlo della sua casa e dei suoi averi, mentre i suoi amici intorno a lui si dimostrano incapaci di aiutarlo, o di capire cosa stia davvero succedendo, in primis Ben Urich, che rimane quasi ucciso due volte nel tentativo di aiutare il suo amico.

Ma lo “Zar del Crimine” commetterà un solo errore nel suo piano perfetto: sottovalutare la forza interiore del suo nemico che, dopo essere crollato, riuscirà a rialzarsi come un pugile prima della fine di un incontro e a passare al contrattacco, con il risultato che Wilson Fisk finirà per vedere la sua immagine pubblica di “onesto umo d’affari” distrutta e demolita presso l’opinione pubblica, costringendolo a dover agire con maggiore attenzione e prudenza, fino alla resa dei conti che, anni dopo, avverrà nella saga Ultimi Riti, con la dissoluzione dell’impero criminale di Kingpin, e la trasformazione di New York in una “zona di guerra” a causa dei boss del crimine decisi a sostituirlo.

Un capolavoro ancora oggi.

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