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Cinque Metodi per Conservare Una Memoria Funzionante

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La perdita di memoria è un rischio che può essere connesso con l’invecchiamento. Fa parte di un consueto processo che attraversa il nostro organismo, perché, con il tempo, diventa più difficile ossigenare il cervello e la rete dei nervi diviene meno interconnessa.

Tuttavia gli esperti sottolineano come lo stile di vita abbia un peso fondamentale nell’influire sulla capacità di invecchiare bene e di preservare, senza particolari pericoli, le facoltà ad esse connesse. Nello specifico dovremmo fare attenzione a certe abitudini della vita quotidiana.

1) Lo Stress

Spesso capita di sentirsi stressati e particolarmente ansiosi. Ciò influenza in maniera decisiva il processo cognitivo, facendoci giungere a delle dimenticanze, a un senso di confusione o a difficoltà di concentrazione. In risposta, il nostro organismo rilascia un ormone: il cortisolo.

Quest’ultimo, se è presente ad un alto livello, può portare al deterioramento cognitivo, oltre che all’accumulo di grasso sulla pancia. Una ricerca, a questo proposito, ha dimostrato che le persone di mezza età con una quantità elevata di grasso addominale sono soggette più del triplo al rischio di sviluppare qualche forma di demenza. E’ importante, quindi, cercare di tenere sotto controllo lo stress, dedicandosi allo yoga, alla meditazione e all’esercizio fisico.

2) Il Sonno

Ad influenzare le funzioni psichiche e neurali di assimilazione vi è anche la qualità e la quantità del sonno. Mentre noi dormiamo, vengono messi in atto i processi di consolidamento mnemonici, attraverso il rafforzamento delle connessioni neurali che formano i ricordi. Vari studi hanno dimostrato che le persone che riposano bene riescono maggiormente a richiamare alla mente le informazioni.

Per questo è importante andare a letto ad una determinata ora e alzarsi sempre con regolarità. Meglio evitare cibi e bevande che contengono caffeina, come il caffè, le bibite gassate, il cioccolato. Se non si riesce a prendere sonno, meglio dedicarsi a qualcos’altro, come la lettura o l’ascolto della musica. Infine cerchiamo di mantenere una temperatura media in camera da letto, evitando sia il troppo caldo che il freddo eccessivo.

3) La Dieta

Anche la dieta può influenzare i processi cognitivi e neurofisiologici. Ad esempio si è scoperto che, da questo punto di vista, sono fondamentali i grassi insaturi. Questi ultimi si trovano nel pesce, come salmone / tonno / sardine, come pure nella frutta secca, nei semi di girasole & lino e nell’avocado. Molto importante è anche il consumo di frutta e verdura, perché esse contengono composti, che aiutano a ridurre lo stress ossidativo, fortemente implicato nella progressione dell’invecchiamento cerebrale e nel declino cognitivo. Gli esperti sostengono che, per avere un cervello sano, siano fondamentali i cavoli, i broccoli e gli spinaci, che forniscono molti antiossidanti. Alcuni studi hanno dimostrato che molto utile è a questo proposito anche il succo di mirtilli.

4) L’Attività Fisica

Condurre una vita sedentaria è una pessima abitudine. L’esercizio fisico è, infatti, fondamentale per tenere allenato il corpo e la mente. In particolare con l’esercizio aerobico aumenterebbero le dimensioni dell’ippocampo e il tutto si tradurrebbe in dei miglioramenti nella memoria. Non occorre chissà quanto tempo. Gli esperti suggeriscono di praticare trenta minuti di movimento moderato al giorno, per cinque volte alla settimana. Vanno bene la camminata veloce o il nuoto.

5) I Farmaci

farmaci possono influire sulle capacità cognitive. In particolare bisognerebbe fare attenzione in questo senso a quei medicinali che agiscono sul cervello, come gli antidepressivi, gli antipsicotici e gli ansiolitici, che spesso vengono presi anche per favorire il sonno. Ecco perché non bisognerebbe abusarne e, anche quando si è costretti a prenderli per necessità, bisognerebbe valutare di tanto in tanto con il medico la possibilità di sospenderli, se si ritiene che non siano più così necessari.

 

Fonte articolo & foto: https://casabenessere.wordpress.com/2014/02/27/5-strategie-per-preservare-la-buona-memoria, flickr.com, 27 febbraio 2014

 

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