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Cara Fiorella… l’elogio di una grande artista

Lettera aperta a Fiorella Mannoia

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Sono un tuo affezionato ammiratore, affascinato dalla tua voce e dalle tue interpretazioni, da quando, un giorno di 26 anni fa, al teatro Augusteo di Napoli, ho assistito al tuo concerto ispirato all’album “Gente comune”.

Quella sera io, mia moglie e mio figlio dodicenne ti raggiungemmo nel tuo camerino e fu tanta l’emozione nel parlarti, farti i complimenti e scattare qualche foto con te.

Da allora ho seguito dal vivo tantissimi altri tuoi concerti, non solo a Napoli ma anche in tante altre città italiane, attratto dalle tue canzoni, impreziosite dalle vibrazioni della tua voce così personale, inconfondibile tra migliaia. E tante altre volte sono venuto a salutarti in camerino e farmi fotografare con te.

Non per niente tanti grandi cantautori ti hanno affidato le loro parole e le loro note, sicuri che le avresti portate al successo, impreziosite e amplificate dal tuo pubblico.

Ivano Fossati, Enrico Ruggeri, Francesco De Gregori, Samuele Bersani, Luciano Ligabue, Piero Fabrizi, Massimo Bubola, Tommaso Moro, per citarne solo alcuni, sono i musicisti che nel tempo hanno composto per te brani che la tua voce e le  tue vibrazioni interpretative avrebbero valorizzato al massimo.

Caffè nero bollente, I treni a vapore, Come si cambia, Il cielo d’Irlanda, Le notti di maggio, Quello che le donne non dicono, Il tempo non torna più, Belle speranze, Ho imparato a sognare, Fragile sono solo alcuni delle centinaia di brani che non ci si stanca mai di ascoltare, attraverso i tuoi 24 album (tanti ne ho contati), forse di più.

Indimenticabile il tour del 2002 dove, insieme a Pino Daniele, Ron e Francesco De Gregori, hai dato vita a un grande concerto, dove vi siete scambiati o avete duettato i vostri grandi successi.

E certo non potevo mancare a questo appuntamento in quella magica sera di luglio del 2002 allo stadio S.Paolo.

E attraverso le tue canzoni, le tue convinzioni politiche e il tuo impegno civile, ti sei schierata apertamente  contro le prevaricazioni del potere, di un mondo maschilista, nella difesa delle donne e dei soggetti più deboli.

E poi, con grande e gioiosa sorpresa, ti ho potuto ammirare anche come show-girl nel programma televisivo “Un, due, tre Fiorella” di tre anni fa, uno show televisivo come quello di altri tempi con tanti ospiti, attori, cantanti in cui ti sei rivelata anche brillante conduttrice e intrattenitrice.

E lo stai ampiamente confermando con questo nuovo spettacolo televisivo, “La musica che gira intorno”.

Con il tuo ultimo album “Padroni di niente” dimostri che il tuo talento non si è snaturato con il tempo, che è un nuovo capitolo della tua vita artistica, ampiamente descrittivo e introspettivo dell’animo.

Stavolta hai chiesto la collaborazione di giovani autori come Erika Mineo, alias Amara (Padroni di niente), Niccolò Moriconi, alias Ultimo (Chissà da dove arriva una canzone), Simone Cristicchi e Erika Mineo (La gente parla) e altri validi musicisti emergenti. Chiude l’album “Solo una figlia”, brano potente e di facile ascolto, cantato insieme alla giovane Olivia XX (Arianna Silveri).

Si racconta di due bambine, Martina e Nadir, che loro malgrado si ritroveranno a indossare panni di giovani donne. Storie diverse ma convergenti nella crudezza di una realtà vista alla stregua di mera cronaca.

Grazie, Fiorella, ti auguro di continuare con forza e tenacia il tuo meraviglioso percorso di artista matura e consapevole del tuo stile, della tua raffinatezza ed eleganza.

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